Alfredo_Colitto
scrittore
Molti scrittori di bestseller, soprattutto quelli che pubblicano tanti libri, si servono di ghost-writer, letteralmente “scrittori fantasmaâ€�, ai quali affidano alcune parti del romanzo che loro non hanno il tempo o la voglia di scrivere. Poi le amalgamano con le parti scritte da loro, correggono lo stile, fanno la revisione finale, e il libro è pronto. Non lo si dice troppo in giro, ma si fa. E quando qualcuno ne parla, spesso è con sufficienza o con malcelato sdegno, con un’aria da “Come siamo caduti in basso.â€�
Ma perché? Chi l’ha detto che un libro vale unicamente se l’autore ha scritto da solo ogni singola parola? Certo, ci sono libri bellissimi scritti in questo modo. Ma ci sono anche scrittori che quando da soli non ce la fanno più a stare dietro agli impegni editoriali affidano alcune parti delle loro opere ad “apprendistiâ€� di fiducia. Intanto gli apprendisti imparano il mestiere, fanno tesoro dell’esperienza, e un giorno saranno a loro volta bravi scrittori. È davvero una cosa così brutta?
Vorrei sapere che ne pensate.
Ma perché? Chi l’ha detto che un libro vale unicamente se l’autore ha scritto da solo ogni singola parola? Certo, ci sono libri bellissimi scritti in questo modo. Ma ci sono anche scrittori che quando da soli non ce la fanno più a stare dietro agli impegni editoriali affidano alcune parti delle loro opere ad “apprendistiâ€� di fiducia. Intanto gli apprendisti imparano il mestiere, fanno tesoro dell’esperienza, e un giorno saranno a loro volta bravi scrittori. È davvero una cosa così brutta?
Vorrei sapere che ne pensate.