Zitara, Nicola -L'unità d'Italia Nascita di una colonia

Non so quanti italiani sono consapevoli che l'unità d'Italia è stata un deliberato atto di manipolazione mediatica per togliere potere ai borboni e ricchezza al sud e svendersi ai francesi e agli inglesi... ma la storia la scrivono i vincitori e di certo non la insegnano a scuola...
 
Zitara forever

E' l'ultimo libro meridionalista che leggo. L'ultima recensione che propinerò sul tema. Provo dolore fisico leggendo ciò che ci è stato fatto. Stento a crederlo io, comprendo chi mi contesta e mi accusa di dire baggianate. Persone intelligenti mi hanno fatto notare come al nord mettono il casco ed a sud no. Come al nord vi sia più senso civico e al sud no. Potrei obiettare che nel mio borgo 9 automobilisti su dieci allacciano le cinture, 9 motociclisti su 10 portano il casco, ma a che pro, siamo sud e il casco non lo portiamo per definizione. Potrei anche far notare che nel mio borgo la differenziata è arrivata al 70%, ma a che serve, io vivo a cavallo di due regioni e con due città che sono eternamente in emergenza immondizia, giocoforza dovremmo esserlo anche noi. Ma non fa notizia il nostro 70%, come dice Aprile, non è camorra, non è monnezza. Napoli è una città corrotta, Palermo idem, potrei dire che non siamo differenti da Milano e Bologna, ma a che pro, ormai la vulgata è passata. Tornando al libro di Zitara, vorrei riportare un solo esempio, ma ce ne sono decine da poter citare. Ne riporto uno solo e poi ammetterò senza più fiatare la mia genetica inferiorità. Ci è stato insegnato, supportati da statistiche, che le terre meridionali sono infeconde ed aride, invece nella bassa si raccoglie senza seminare. I dati parlano chiaro, sono vecchi, perché il libro di Zitara è del 1971: in Calabria si raccoglieva il 15 per un ettaro di frumento, in Campania idem, in Lombardia 35. Il rapporto è questo per quasi tutti i prodotti. Allora è vero che la terra non è fertile al Sud. Poi leggi meglio la tabella e scopri una voce che per le statistiche potrà essere marginale, per il PIL anche, ma è significativa: la produttività dei pascoli, cioè quella produzione che non necessita della mano dell'uomo, ma solo dell'acqua e del sole e della bontà della terra. ed allora scopri che la Calabria ha un indice di 8,5 per ettaro e la Lombardia 4. Ti capita un'altra tabella e scopri che gli addetti all'agricoltura in Lombardia sono 235000 ed in Calabria 230000, stesso numero di agricoltori, ma la terra rende la metà. Hanno ragione, la Calabria è arida. Leggi un'altra tabella e scopri che in Lombardia hanno 155000 mezzi meccanici e in Calabria 14000. Significa che mentre in Lombardia si arava con i trattori, in Calabria si usavano ancora i muli. Cerco di trovare una ragione storica sulla superiorità e fecondità delle terre lombarde, ma leggendo fonti romane, scopro che la Campania veniva nominata felix per la grandissima produttività delle sue terre e la pianura padana, era detta la palude padana. Altra tabella e scopri che nel ventennio 1862-1882 il neonato stato unitario spese 458 mln per bonificare le terre italiche, con questa equa ripartizione: 267 al nord, 188 al centro e 3 al sud. Giusto così, il sud non né ha bisogno, che importa che poi nel mio borgo tra le due guerre la gente moriva ancora di malaria e che alcune terre sono state bonificate con la tanto vituperata Casmez solo nel 1960.
Chiudo con un pensiero. Io odiavo il Sud. Leggevo sui libri scolastici dei bei garibaldini, della questione meridionale, della mafia, della camorra. Lo vedevo latore di tutti i mali dell'Italia, tutte le nostre gite scolastiche dalle elementari fino al 5 liceo sono state in direzione nord: Firenze, Padova, Venezia, le mie vacanze mi hanno portato in Germania, Svizzera, Austria, Slovenia, Trento e Bolzano, nord, nord e sempre nord. Anche la scelta dell'università è caduta su una città più a nord rispetto al mio borgo. Consideravo la Sicilia una palla al piede dell'Italia, sia geograficamente che economicamente.
Poi è scoppiato l'amore per il sud, per questa terra lacera e povera, bistrattata e dimenticata, Cristo si è fermato ad Eboli. Mi piace pensare che si sia fermato ad Eboli partendo da Sud.

Viva il Sud, viva i Sud.
 

Meri

Viôt di viodi
Oltre alle osservazioni che sono già state fatte, quello che mi ha anche colpito è la questione dei sussidi: bisognava, giustamente, sovvenzionare i comuni più poveri e tra questi i più piccoli. Hanno finito x aiutare i più piccoli senza tener conto se effettivamente fossero anche poveri. Così alcuni comuni poveri, ma grandi non ricevettero nulla e alcuni piccoli, ma già autosufficienti, ebbero sussidi...
 
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