Lorenz, Robert - Di nuovo in gioco

ayla

+Dreamer+ Member
TRAMA:
Gus Lobel è un famoso scopritore di talenti del baseball, prossimo alla pensione, che sta lentamente ma inesorabilmente perdendo la vista. Prima che questa sia ormai del tutto compromessa, decide di andare fino alla Carolina del Nord per incontrare un giovane promettente giocatore. Lo accompagna la figlia Mickey, con cui i rapporti sono da tempo compromessi, ma la situazione si complicherà quando sul loro percorso incontrano Johnny, un giovane talent scout rivale di cui Mickey si innamora.

Sono andata spedita al cinema convinta di trovarmi davanti all'ultimo film scritto, diretto e interpretato da quella vecchia roccia di Clint, ma mi sono sbagliata, qui Clint recita e basta. E si vede, purtoppo la storia è sempre la solita storia, ci sono i soliti banali personaggi e i soliti prevedibili dialoghi e per finire il solito scontato finale. Questo film non dice niente, non mostra niente, non emoziona e, cosa ancora peggiore, non lascia assolutamente nulla, se non il dispiacere di aver perso due ore del proprio tempo.
Clint c'è, per fortuna la sua scorza è ancora palpabile, e fa quello che sa fare meglio, ma non basta.
Non mi ha convinta.
 

isola74

Lonely member
Clint Eastwood è bravo, e in definitiva il film mi è piaciuto ma è vero che non è un capolavoro. Trama abbastanza furba e già prima di arrivare a metà prevedibilissima. Direi che merita la sufficienza.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
la debolezza della regia e l'appiattimento sullo stile Eastwood senza essere Eastwood sono dei grossi limiti e si sentono tutti, con un finale così scontato e abborracciato da chiedersi il perché di tale opera prima del produttore storico di Clint (qui non c'è cappello che tenga). L'unica nota interessante che però si perde nei meandri del feuilleton è il cercare di rappresentare le difficoltà che potrebbero avere le persone con il glaucoma. Per il resto evitabile anche per la mancanza di appeal che ha il baseball.
 
Alto