Anderson, Wes - Moonrise kingdom. Una fuga d'amore

TRAMA:
Siamo negli anni Sessanta. Per poter vivere liberamente il loro amore, un ragazzo e una ragazza sono costretti a scappare dall'isoletta del New England dove vivono. Di fronte alla loro fuga, i loro concittadini, adulti e non, si organizzano in vari gruppi per ritrovarli e riportarli a casa. Non sarà un'impresa così facile.

Anderson ci regala un'altra piccola irresistibile e stralunata commedia, condita con il suo solito stile, i colori accesi e i suoi buffi personaggi. Ci trasporta in un altro mondo, in un'isoletta di soli 25 km, dove tra scout precisi ed efficienti nemmeno fossero svizzeri e genitori avvocati, due ragazzini soli e incompresi decidono di armarsi e partire alla ricerca della felicità, dell'amore e del contatto per sfuggire a un mondo adulto fatto di freddezza e indifferenza.
Una commedia che sembra quasi una fiaba, tenera e divertente, malinconica e romantica, con una bellissima colonna sonora.
Merita!

L'ho trovato un film molto simmetrico, quadrato, i primi 10 minuti con quei carrelli in movimento e Britten di sottofondo sono molto belli ed incisivi!
La cornice è coloratissima, alcune immagini sono da cartolina e vengon fissate da artistici campi lunghi! Tantissimi personaggi, la maggioranza molto ben curati in quato a profondità (Assistente sociale/Tilda Swinton e caposcout/E.Norton troneggiano in quanto a bravura). Diverse le soluzioni che ho gradito: sono amante degli split-screen, più ne vedo, meglio è; l'uso dei colori in abbinamento a cose e personaggi è ben riuscito
Forse quel che funziona meno, paradossalmente, sono proprio i due ragazzini protagonisti (a cominciare dal fatto che Suzy sembra la mamma di lui, non una coetanea), le loro scene sono quelle meno interessanti, meno ficcanti; il macrocosmo adulto che sta loro attorno è la vera anima della pellicola! Ottimo lavoro in fase di montaggio, si nota lo sforzo produttivo alle spalle (siano benedetti "i raccordi") Agrodolce dal buon gusto, promosso

VOTO 6,5

A me è piaciuto davvero molto.
L'estetica di Anderson è un'estetica che fa un uso molto particolare dell'esagerazione di piccoli dettagli e dalla over-drammatizzazione di alcune situazioni: i tic e il meccanicismo della società degli adulti, dove gli sprazzi d'umanità sono pochi, sono grottescamente (ma col sorriso sulle labbra) contrapposti alla purezza e alla tenerezza del mondo interiore dei due protagonisti, accomunati dall'essere due voci fuori dal coro e in cerca l'uno dell'altra, raffigurato in un modo esagerato, romantico e dolce...così facendo, Anderson riesce a tratteggiare e trasmettere una molteplicità d'emozioni e sfumature diverse: si ride, ci si commuove per il tenero amore dei due protagonisti, amore ricco di sfumature, dalla tenerezza a un sottile erotismo, si è in tensione per il loro destino, si empatizza con l'ufficiale interpretato da Bruce Willis, uno dei pochi adulti del film con un cuore mascherato però sotto una divisa e così via...
Anche dal punto di vista tecnico il film è eccellente e la realizzazione si sposa perfettamente con l'estetica e lo sguardo dell'autore.
Veramente un gioiellino. Da vedere!

Anderson ha il grande pregio di trasformare delle storie minimali in storie straordinarie attraverso l'uso delle immagini e delle musiche combinandole tra di loro, esaltando la decorazione e il gesto, tanto che quando guardi un suo film non sai se assisti a un sogno, a una fantasia o alla realtà vista con gli occhi di un adolescente innamorato. Anche questo film naviga tra sogno e invenzione per racconarci la realtà. Sempre creativo e originale.

Davvero bello questo film del maestro americano,splendidamente girato in alcune location del Rhode Island decisamente affascinanti.La storia risulta semplice,ma come viene raccontato gli dà un plus,visto dai ragazzini innamorati nei confronti dello squallido mondo degli adulti.