Gran bel film del 2000 tratto dall'omonimo romanzo di Maurensig (che però non avevo letto ).
Commovente ed avvincente,tratta i temi dell'olocausto e del nazismo,partendo dall'amore per la musica del violino che il protagonista apprende dai racconti della madre e spinto al possesso del violino lasciatogli dal padre mai conosciuto.
La storia di Jeno Varga s'intreccerà con quella di una pianista ebrea (come lui),Sophie Levi e con quella di un amico (sempre ebreo) conosciuto in conservatorio con cui si crea subito affinità.
Però ho scoperto che non è stato apprezzato dai critici.Probabilmente se avesse avuto una regia straniera,l'avrebbero accettato di più.
A me è piaciuto molto,l'ho visto un paio di volte con piacere e profonda commozione.
Commovente ed avvincente,tratta i temi dell'olocausto e del nazismo,partendo dall'amore per la musica del violino che il protagonista apprende dai racconti della madre e spinto al possesso del violino lasciatogli dal padre mai conosciuto.
La storia di Jeno Varga s'intreccerà con quella di una pianista ebrea (come lui),Sophie Levi e con quella di un amico (sempre ebreo) conosciuto in conservatorio con cui si crea subito affinità.
Però ho scoperto che non è stato apprezzato dai critici.Probabilmente se avesse avuto una regia straniera,l'avrebbero accettato di più.
A me è piaciuto molto,l'ho visto un paio di volte con piacere e profonda commozione.