Il film ripercorre le tappe del viaggio compiuto negli anni '50 attraverso i Paesi dell'America Latina dall'idealista Ernesto Guevara (non ancora Che) in compagnia dello scanzonato amico Alberto Granado, tuttora vivente, prendendo spunto dai diari di Ernesto.
Un percorso di viaggio e un percorso di vita insieme, almeno fino a un certo punto.
Luoghi, atmosfere, scenari (stupendi, stupenda fotografia) cambiano continuamente e le scene si susseguono con vivacità e senza mai annoiare nonostante la natura quasi documentaristica del film. Protagonista la vitalità, il coraggio - forse incoscienza dapprincipio - e, in un secondo momento, la passione giovanile, soprattutto di Ernesto, per le cause degli indigenti e degli oppressi.
A suo modo una storia di formazione che porterà i due alla consapevolezza di se stessi e ad una visione diversa del mondo.
Bel film, se poi alle fanciulle non dovesse piacere togliete l'audio e guardatevi Gael Garcìa Bernal
Un percorso di viaggio e un percorso di vita insieme, almeno fino a un certo punto.
Luoghi, atmosfere, scenari (stupendi, stupenda fotografia) cambiano continuamente e le scene si susseguono con vivacità e senza mai annoiare nonostante la natura quasi documentaristica del film. Protagonista la vitalità, il coraggio - forse incoscienza dapprincipio - e, in un secondo momento, la passione giovanile, soprattutto di Ernesto, per le cause degli indigenti e degli oppressi.
A suo modo una storia di formazione che porterà i due alla consapevolezza di se stessi e ad una visione diversa del mondo.
Bel film, se poi alle fanciulle non dovesse piacere togliete l'audio e guardatevi Gael Garcìa Bernal
