Darida, tutti i nessi e le preoccupazioni nascono dal semplice, quasi pirandelliano fatto che, semplicemente "googlando un giorno" il mio nome + cognome, sulla primissima pagina di ricerca escono...
- in prima posizione: i post di questo forum, svelando al volo la troppo poco gelosamente custodita identità super segreta del vostro affezionato utente (Neige)
- seconda posizione: la mia pagina Facebook
- terza e quinta posizione: notizie di un incidente bruttissimo mio di quasi tre anni fa (avrei "preferito" di no...)
Il mio sito appare in posizione nove, ma è una cosa cercata. Mentre quando si cercano le immagini, me ne escono di tutti i colori! Foto e avatar di qualsiasi data e di qualsiasi rete sociale, foto di ambulanze... (incidente)
Nella vita di tutti i giorni c'è il vantaggio di obliare il passato. Anche di riscrivere. Non di riscrivere il passato collettivo (alla 1984): il proprio. Per ciascuno il più importante. Ognuno di noi può reiventarsi ogni giorno, "essere nuovo come la luce a ogni alba". In rete tutto lo scritto rimane. La maggior parte di voi del forum immagino non sacrificherebbe la genuinità e l'incolumità di una persona mai registrata in Facebook o da nessun'altra simile parte, se potesse tornare indietro ai tempi delle capanne dei nostri avi.
Sento di dare qualcosa, e di perdere altro. Qualcosa che gli eroi delle nostre fantasie librarie non perdevano mai. Con i rischi che possono portare a incubi di persecuzione, di minacce, di ricatti, in un futuro in cui si arrivi a una situazione tale da arrecare fastidio a una sola, una qualunque persona malvaggia. Mettiamo il caso in cui uno scrittore voglia dare alle stampe un libro coraggioso: se ha la famiglia, parenti, amici che è consapevole di poter esporre in ogni momento, con ogni cosa che scrive... In tal caso non solo non esporrà, ma neanche non concepirà mai nulla di "coraggioso" in qualsiasi senso. Prima del digitale le minacce... Ti potevano arrivare al massimo per vie più "fisiche", immagino, più rintracciabili. Non parlo in modo assoluto. Dico che era relativamente meno probabile vivere una vita meno felice per via delle persone anonime che ti minaccino spammando la casella email, o spammando i tuoi contatti.
Darida, parlavi di impulsività: hai ragione, e questa è la lezione più utile che possiamo trarre da questa discussione senza nè capo nè coda. Quella di non essere impulsivi in rete, di rileggere e riconsiderare attentamente quello che si lascia si manda, proprio nell'ottica dello "scritto che rimane", cosa a cui le persone del passato, comunemente, non erano abituate. Occorre una cultura di tipo differente oggidì.
Chi lo sà che il problema non sia principalmente nei motori di ricerca troppo ficcanaso, un "ficcanaso dappertutto", anche tra i dati sensibili. Perché di non condividere proprio i dati sensibili è un altro estremo impraticabile, soprattutto per chi pubblicizza la propria persona, detto in modo più cinico e diretto possibile, anche se queste frasi ad alto effetto sono sempre un taglio molto riduttivo della realtà delle cose!
P.S.: aggiungo che poi, parlando proprio delle cose "sensibili", come adesso, si scrivono messaggi a volte talmente lunghi, come adesso, che non si ha voglia di rileggerli neanche per scherzo, come adesso... E si rimane inguaiati virtualmente per sempre... E metti che fra 5 anni un simil "datore di lavoro" trovi un qualche motivo per non "dare il lavoro"... E non ha bisogno di cercare molto... I link a questi messaggi continueranno ad apparire dietro semplice gogglatura davvero per anni!
P.P.S.: quanto più vecchi messaggi cercherà, tanto più analfabeta in lingua italiana mi troverà, ad esempio! E si farà un'immagine di me "in tempo presente", anche se cercherà di convincersi del fatto che "massì, ora (Neige) la sa giusta la lingua!"
P.P.P.S.: nel mentre di questa discussione, vedo che ho maturato una possibile soluzione che mi rasserenerebbe. Che Google filtrasse meglio i risultati di ricerca, facendo comparire più in evidenza i risultati più recenti! E sì! Anche solo questo basterebbe per liquidare tutta la mia preoccupazione (la "depressione") di oggi!
Ridimensiono l'allarme con questo post scriptum più recente, vedete...