E' un discorso molto interessante.
Personalmente per me le illusioni sono proprio...le illusioni, cioè le menzogne a cui più o meno coscientemente si crede per proteggersi da qualcosa o per schivare qualche punto dolente. E su questo sono proprio filosofo al 100%, cioè penso che tutte queste illusioni vadano esaminate e smontate dentro di sè. Ovviamente è un lavoro interiore e personale, non un processo che può essere forzato dall'esterno...anzi, se c'è troppa pressione esteriore senza che ci sia un desiderio genuino alla base si rischia solo di fare danni.
Altra cosa sono i sogni e le aspirazioni, anche impossibili: se le illusioni sono una fuga, i sogni e le aspirazioni sono invece, per me, una forte tensione verso la vita, e questo vale anche per i sogni e aspirazioni impossibili.
Da buon romantico credo che cercare di seguire le proprie aspirazioni più profonde, cercare di tendere all'alto e anche, se si sente quella spinta, all'impossibile possa davvero essere la molla per vivere una vita piena e ricca, una vita sotto il segno del bello e non solo dell'utile e del calcolo.
Il confine fra sogno / desiderio ed illusione però a volte può essere davvero molto sottile, a volte anzi un sogno può diventare un'illusione e un'illusione un sogno. Molto dipende, secondo me, dalla disposizione interiore che si assume più che ciò che si desidera in sè...è un campo minato dove è facile inciampare, ma che vale la pena frequentare. E per evitare d'inciampare più del dovuto, una buona dose di disillusione non può che fare bene, sempre a mio parere.