Essere molto sensibili comporta solo sofferenza?

Fedy88

New member
E' da un po' che mi sto chiedendo se essere particolarmente sensibili in questa realtà non sia soltanto una terribile condanna. Ci si rende conto di tutto, si rischia di capire profondamente le persone che ti circondano e quindi di comportarsi di conseguenza, fare in modo che non siano ferite da un nostro comportamento. Il che non mi dispiace, anzi, mi rende felice di essere così. Il problema è che gli altri non sembrano mai mostrare lo stesso tatto e la stessa sensibilità nei propri confronti, e questo spesso fa soffrire. Ci sono degli inguaribili sensibili in questo forum? Voi come la pensate? Sarebbe bello escogitare delle strategie per stare meno male, altrimenti la troppa sensibilità diventa soltanto un limite. Sono curiosa di sentire i vostri pareri, sensibili e non! =)
 

Evy

Member SuperNova
eccomi nel club dei sensibili...
Sarà per il mio trascoros ospedaliero, sarà la mia indole, ma sono sensibilissima...

il problema è come dici te, quando gli altri "sgarrano" -diciamo cosi- magari neanche si rendono conto eh, però io mi ci soffermo un pò troppo e mi spiace...
Sto imparando a lasciar andare un pò gli ormeggi, visto che se non cambiano gli altri, a furia di calci, involontari e non, cambio io! ;)
:ABBB
 

Silfide

New member
Essere sensibili a tutto ciò che ci circonda , a partire dalla natura fino all' uomo, è una virtù. Riuscire a percepire ciò che molti non riescono a vedere, ascoltare e toccare nei rapporti con "l' altro" è una capacità unica che ahimè molti non possiedono e pertanto rischiano di ferirci anche con piccoli gesti che ai loro occhi sono "naturali", ai nostri impensabili. Mi viene in mente la definizione dell' artista che i Romantici hanno attribuito a quel tipo di uomo che ha un dono diverso dagli altri uomini ed è quello di saper osservare e concepire la realtà in maniera più profonda ed essenziale. Forse i sensibili sono un pò così, da una parte speciali perchè vedono ogni cosa "diversamente" , dall' altra il prezzo da pagare per questa capacità è il confronto a volte doloroso con gli altri.
 

zanblue

Active member
Essere sensibili non comporta solo sofferenza Fedy anzi, io trovo che sia un utilissimo pregio,perchè questo é per me la sensibilità.
Si soffre in un modo eccessivo durante l'adolescenza, ma poi la sensibilità ti tornerà utile.Sono molto sensibile anch'io, per via di un passato che mi ha messo troppo alla prova,ma sono riuscita a farne un punto di forza,e mi ha reso migliore anche nel mio lavoro.Quando per lavoro devi incontrare e relazionarti con molti clienti,la tua particolare capacità di osservazione, ti aiuterà a ricordare particolari che altri scorderanno.Infastidiva un pò i miei datori di lavoro, che il cliente facesse precisa richiesta della mia presenza,quando si trattava di firmare dei contratti....ma vuoi mettere la soddisfazione?
Nella vita personale,ti ferirà l'anima certe volte la tua sensibilità ma, ti aiuterà a capire rapidamente chi sono veramente le persone,e non ti farai ingannare dalla loro apparenza.:wink:
 

Fedy88

New member
Grazie per le vostre risposte, trovo che siano tutti punti di vista molto interessanti. Sì, anche io in fondo la considero un pregio, che ti consente di arrivare a percepire cose che molti altri non possono neanche immaginare...però...come riuscire a conviverci? A renderla un punto di forza? A lasciare davvero perdere ogni "cavolata" che ad un altro passerebbe inosservata ma che può ferire le persone più sensibili?
 

Miian

New member
Essere sensibili non comporta solo sofferenza Fedy anzi, io trovo che sia un utilissimo pregio,perchè questo é per me la sensibilità.
Si soffre in un modo eccessivo durante l'adolescenza, ma poi la sensibilità ti tornerà utile.

Io questo lato positivo non l'ho visto, ma spero davvero che ci sia, come dici tu Zanblue...
 
Essere sensibili non comporta solo sofferenza Fedy anzi, io trovo che sia un utilissimo pregio,perchè questo é per me la sensibilità.
Si soffre in un modo eccessivo durante l'adolescenza, ma poi la sensibilità ti tornerà utile.Sono molto sensibile anch'io, per via di un passato che mi ha messo troppo alla prova,ma sono riuscita a farne un punto di forza,e mi ha reso migliore anche nel mio lavoro.Quando per lavoro devi incontrare e relazionarti con molti clienti,la tua particolare capacità di osservazione, ti aiuterà a ricordare particolari che altri scorderanno.Infastidiva un pò i miei datori di lavoro, che il cliente facesse precisa richiesta della mia presenza,quando si trattava di firmare dei contratti....ma vuoi mettere la soddisfazione?
Nella vita personale,ti ferirà l'anima certe volte la tua sensibilità ma, ti aiuterà a capire rapidamente chi sono veramente le persone,e non ti farai ingannare dalla loro apparenza.:wink:

Uguale è per me..essere sensibili si, puo' far provare maggiore sofferenza al nostro cuore, ma è vero anche che il nostro "sesto senso" ci torna utile, la' dove gli altri vedono solo con gli occhi dell'indifferenza! ;)
 

Apart

New member
Non si può scegliere di essere o non essere sensibili. Lo si è o non lo si è, e basta. Concordo con Zanblue. E' nel corso della vita, con il passare del tempo, che la sensibilità si può o non si può affinare. Se la si affina, se per così dire la si educa, le si da la giusta forma, ecco che non c'è cosa migliore di una virtù educata. E quando la si libera nei modi giusti, diventa modello, esperienza, arte. L'arte del vivere con sensibilità.
 

Apart

New member
Grazie per le vostre risposte, trovo che siano tutti punti di vista molto interessanti. Sì, anche io in fondo la considero un pregio, che ti consente di arrivare a percepire cose che molti altri non possono neanche immaginare...però...come riuscire a conviverci? A renderla un punto di forza? A lasciare davvero perdere ogni "cavolata" che ad un altro passerebbe inosservata ma che può ferire le persone più sensibili?

Ascoltando la propria sensibilità, stando sempre attenti a cosa ci accade dentro, sentendola, comprendendola, accettandola. Non si combatte la sensibilità. La si lascia essere. Quando si lascia andare con consapevolezza, quando non si vuole frenare, impedire, combattere, ecco che con questa forma mentale e poi con l'esperienza che si troverà il modo più consono a se stessi per essere sensibili.
 

ila78

Well-known member
La sensibilità (troppa) fa male, nel senso che fa soffrire, specie da bambini e da ragazzi, lo dico per esperienza. Quando si sta in gruppo e i bulletti di turno ti prendono di mira avere un po' di "corazza" farebbe molto comodo anche perchè quelli che la corazza ce l'hanno in genere ti dicono "Non farci caso" "Se li ignori la smettono, se ti fai vedere a piangere gli dai soddisfazione". Tutti consigli perfettamente inutili perchè a te quello che dicono fa male, non ti scivola via come se niente fosse. Poi con il tempo la corazza te la costruisci per forza (parlo sempre per me) però la lacrima in tasca c'è sempre, non c'è niente da fare
 
La sensibilità (troppa) fa male, nel senso che fa soffrire, specie da bambini e da ragazzi, lo dico per esperienza. Quando si sta in gruppo e i bulletti di turno ti prendono di mira avere un po' di "corazza" farebbe molto comodo anche perchè quelli che la corazza ce l'hanno in genere ti dicono "Non farci caso" "Se li ignori la smettono, se ti fai vedere a piangere gli dai soddisfazione". Tutti consigli perfettamente inutili perchè a te quello che dicono fa male, non ti scivola via come se niente fosse. Poi con il tempo la corazza te la costruisci per forza (parlo sempre per me) però la lacrima in tasca c'è sempre, non c'è niente da fare

Ila scusa, una persona pero' puo' avere molta sensibilita' anche avendo una robusta "corazza" per mettere subito a posto il gruppo dei bulletti di turno che ti prendono di mira!
Avere sensibilita' secondo me, non e' sinonimo del essere "cagasotto e soprattutto piagnucolosi":mrgreen:..ma avere una particolare capacità di osservazione e analisi che altri non hanno..:wink:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Ila scusa, una persona pero' puo' avere molta sensibilita' anche avendo una robusta "corazza" per mettere subito a posto il gruppo dei bulletti di turno che ti prendono di mira!
Avere sensibilita' secondo me, non e' sinonimo del essere "cagasotto e soprattutto piagnucolosi":mrgreen:..ma avere una particolare capacità di osservazione e analisi che altri non hanno..:wink:

io vorrei introdurre la distinzione tra "farci il callo" e "avere la corazza".

Se uno ci fa il callo, secondo me ha perso, perchè oramai reprime sistematicamente la sua sensibilità, senza più intervento consapevole di volontà e arbitrio.

Se uno indossa la corazza, invece, ogni volta lo decide a ragion veduta, rimanendo ben consapevole di quanto sta accadendo.

In definitiva, la sensibilità diviene debolezza solo se le si lascia bloccare la nostra ragione.
 

ila78

Well-known member
Ila scusa, una persona pero' puo' avere molta sensibilita' anche avendo una robusta "corazza" per mettere subito a posto il gruppo dei bulletti di turno che ti prendono di mira!
Avere sensibilita' secondo me, non e' sinonimo del essere "cagasotto e soprattutto piagnucolosi":mrgreen:..ma avere una particolare capacità di osservazione e analisi che altri non hanno..:wink:

Avere sensibilità secondo me vuol dire anche avere un animo più "fragile" del normale, che comporta, come dici tu maggiore capacità di analisi e osservazione ma anche l' essere "toccati" maggiormente dagli eventi che ci circondano, in positivo e in negativo. Questo a volte puo' far soffrire.
PS Io faccio parte dei sensibili piagnuclosi e cagasotto.....:wink:
 

zanblue

Active member
Grazie per le vostre risposte, trovo che siano tutti punti di vista molto interessanti. Sì, anche io in fondo la considero un pregio, che ti consente di arrivare a percepire cose che molti altri non possono neanche immaginare...però...come riuscire a conviverci? A renderla un punto di forza? A lasciare davvero perdere ogni "cavolata" che ad un altro passerebbe inosservata ma che può ferire le persone più sensibili?

La tua sensibilità non ti peserà più, con il passare del tempo.Un adolescente sensibile, avrà più difficoltà di chi non lo é affatto,ma crescendo,poco a poco,riuscirà a gestire sempre meglio le difficoltà che questa sua caratteristica,gli metterà davanti.Con l'età adulta potrai scoprire che la sensibilità è un bellissimo pregio.Non ci sarebbe l' arte,né la musica,né la poesia, senza quell'ingrediente essenziale che é la sensibilità.Percepire più degli altri,vedere cose che ad altri sfuggono,sentire più violentemente il moto della vita dentro le vene,non è un diffetto Fedy,è un pregio, é sentirsi vivi e non amorfi.Forse non lo é ora per te,ma lo diventerà.
Se posso saperlo,quanti anni hai?
 
Avere sensibilità secondo me vuol dire anche avere un animo più "fragile" del normale, che comporta, come dici tu maggiore capacità di analisi e osservazione ma anche l' essere "toccati" maggiormente dagli eventi che ci circondano, in positivo e in negativo. Questo a volte puo' far soffrire.
PS Io faccio parte dei sensibili piagnuclosi e cagasotto.....:wink:

Si, certo, non tutti siamo uguali.
Altri (sempre sensibili) sono "toccati" maggiormente dagli eventi che ci circondano, in positivo e in negativo, soffrendo molto dentro, ma reagendo in maniera differente nel sfogarsi per cercare di migliorare la situazione..;)

Ps: Io faccio parte (se non si è capito) di chi mette subito a posto il gruppo dei bulletti di turno che ti prendono di mira..:mrgreen:
 
io vorrei introdurre la distinzione tra "farci il callo" e "avere la corazza".

Se uno ci fa il callo, secondo me ha perso, perchè oramai reprime sistematicamente la sua sensibilità, senza più intervento consapevole di volontà e arbitrio.

Se uno indossa la corazza, invece, ogni volta lo decide a ragion veduta, rimanendo ben consapevole di quanto sta accadendo.

In definitiva, la sensibilità diviene debolezza solo se le si lascia bloccare la nostra ragione.

Concordo pienamente.
Il libero arbitrio è la base delle nostre scelte..ma, bloccare la nostra ragione, ci rende schiavi delle nostre debolezze.
 

Yamanaka

Space's Skeleton
La tua sensibilità non ti peserà più, con il passare del tempo.Un adolescente sensibile, avrà più difficoltà di chi non lo é affatto,ma crescendo,poco a poco,riuscirà a gestire sempre meglio le difficoltà che questa sua caratteristica,gli metterà davanti.Con l'età adulta potrai scoprire che la sensibilità è un bellissimo pregio.Non ci sarebbe l' arte,né la musica,né la poesia, senza quell'ingrediente essenziale che é la sensibilità.Percepire più degli altri,vedere cose che ad altri sfuggono,sentire più violentemente il moto della vita dentro le vene,non è un diffetto Fedy,è un pregio, é sentirsi vivi e non amorfi.Forse non lo é ora per te,ma lo diventerà.
Se posso saperlo,quanti anni hai?

Pienamente d'accordo.
Inoltre, secondo me, essere sensibili non è affatto una fragilità, ma al contrario una grande, grandissima forza. Si colgono cose che agli altri sfuggono, si ha una maggiore comprensione della realtà e si assapora meglio i frutti della vita, tanto quelli dolci quanto quelli amari.
La difficoltà maggiore è imparare a capire la propria sensibilità e imparare a viverla correttamente...diciamo che se per una persona normale approcciarsi alla vita è fare surf sulle calme onde del mare, per una persona sensibile è fare surf nel bel mezzo di uno tsunami. :D Se però si impara, si danno un bel po' di piste a chi ha imparato a surfare solo in assenza di turbolenze...
Coraggio! :)
 

zanblue

Active member
Si, certo, non tutti siamo uguali.
Altri (sempre sensibili) sono "toccati" maggiormente dagli eventi che ci circondano, in positivo e in negativo, soffrendo molto dentro, ma reagendo in maniera differente nel sfogarsi per cercare di migliorare la situazione..;)

Ps: Io faccio parte (se non si è capito) di chi mette subito a posto il gruppo dei bulletti di turno che ti prendono di mira..:mrgreen:

Polvere, anche in questo siamo gemelle! :D
 

Fedy88

New member
Ne ho 24 Zanblue, non è che sia più così adolescente! ;)
Io la reputo una qualità aggiunta sicuramente, fa percepire emozioni di un'intensità che tanta gente se la sogna, ma quando tali emozioni partono da un input negativo o neutro e si scatenano con una forza eccessiva dentro, ecco, io mi sento fragile, soprattutto se ciò accade quando sono con un gruppo di persone, succede qualcosa dentro di me che mi blocca, che mi fa indossare immediatamente una maschera per non apparire tanto fragile e "provata" da una cosa che verrebbe reputata da chiunque un nonnulla, non so cosa subentra in quel momento, sicuramente c'è la paura del giudizio degli altri e della possibilità che essi infieriscano (sto tragicizzando per farti capire quello che mi si scatena dentro) e allora so che una volta che sarò a casa da sola mi sfogherò, piangendo, arrabbiandomi e anche un po' rimproverandomi per non aver saputo controbattere o agire come avrei voluto. Ecco, questo è forse l'aspetto che mi dà così fastidio dell'essere una persona sensibile.
 
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