Bava, Lamberto - Macabro

ayla

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TRAMA:
Jane è una giovane e bella donna, sposata e con due figli piccoli, che ha un amante, con cui s'incontra in segreto, in un appartamento. Un pomeriggio, la figlia, intuendo l'infedeltà della madre, decide di vendicarsi e affoga nella vasca il fratellino. Nel correre a casa, Jane ha un incidente in macchina, dove il suo amante perde la vita. Sconvolta, la donna viene ricoverata in un ospedale psichiatrico e, dopo un anno, torna nell'appartamento che divideva con l'amante. Dalla sua camera da letto cominciano a provenire strani rumori e il proprietario dell'appartamento comincia a insospettirsi...

Macabro è il debutto alla regia di Bava junior, nel 1980, dopo anni di lavoro con il padre.
La sceneggiatura riporta la firma non solo del regista ma anche dei due fratelli Avati che si sono ispirati vagamente a un fatto di cronaca accaduto in America.
Premetto che l'idea di partenza è buona e che ho apprezzato la scelta di realizzare un film incentrato più sull'attesa, sull'espressività dei personaggi, sul crescendo di tensione, dove si è deciso di puntare molto di più sull'atmosfera che da cupa e malsana precipita inesorabilmente verso la follia, che su effetti splatter. Peccato che ci siano due elementi che hanno guastato il tutto, la noia che, dopo un interessante inizio, arriva a colpire la sottoscritta e la prevedibilità, eh sì, perché appena ti cadono gli occhi sul lucchetto del freezer, si capisce già tutto e addio sorpresina finale, addio tensione, addio curiosità.
Interessante sia il personaggio della ragazzina, odiosa e malefica, gelosa della madre fino alla punta dei capelli sia il "morso" finale che mi ha ricordato un altro film dello stesso anno, Maniac.
Si poteva fare di più...
 
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