Luoghi e ricordi

fabiog

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Nelle ultime righe de " La strada di Swann " Proust scrive :
" I luoghi che abbiamo conosciuto non appartengono solo al mondo dello spazio, nel quale li situiamo per maggiore facilità. Essi sono solamente uno spicchio sottile fra le impressioni contigue che costituivano la nostra vita d'allora; il ricordo d'una certa immagine non è che il rimpianto di un certo minuto; e le case, le strade, i viali, sono fuggitivi, ahimè, come gli anni "
A voi è mai capitato di tornare in un certo posto, che sia una strada, una piazza, un luogo di vacanza ( non per forza esotico ) che vi ha fatto emergere ricordi e rimpianto di anni passati ?
 

Apart

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Proust ci ha incantato con le sue parole. Il ricordo è la materia preferita dell'autore, ciò che l'ha reso grande. E' pazzesco pensare ai collegamenti che può fare la nostra memoria, a quanto sia grande, all'infinità di cose che si celano dentro di lei, alcune ancora nascoste che chissà se mai verranno fuori. Riporto due citazioni di Proust, emblematiche nell'esprimere come il ricordo sappia svilupparsi in noi.

"Così è per il nostro passato. E' inutile cercare di evocarlo, tutti gli sforzi della nostra intelligenza sono vani. Esso si nasconde all'infuori del suo campo e del suo raggio d'azione in qualche oggetto materiale (nella sensazione che ci verrebbe data da quest'oggetto materiale) che noi non supponiamo. Quest'oggetto, vuole il caso che lo incontriamo prima di morire, o che non lo incontriamo."

"Ma quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come delle anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."

Di recente ho avuto modo di sentire il profumo del borotalco Felce Azzurra. Mi ha riportato a quando ero piccolo e trascorrevo le mie estati in meridione dalla nonna o dalla zia. Sempre compravano quel prodotto di quella determinata marca. Ed era una prassi cospargerlo sul corpo dopo essersi lavati. Il profumo è così inebriante che è stato automatico, spontaneo per la mia mente andare a loro, alle loro case, a quel periodo felice della mia vita.

E poi l'India. Le usanze, la vita della gente della campagne mi ha ricordato il meridione di una volta, di quasi vent'anni fa. Più che un luogo è stata l'atmosfera a riportarmi ad un altro periodo felice della mia vita. Ci ho trovato molte somiglianze per quanto riguarda i luoghi, semplici e un po' fatiscenti, dove gli animali girano per le strade, dove mangiare la carne o il pesce è un evento, dove le donne e gli uomini mantengono un certo pudore e una certa sobrietà nonostante il desiderio di evasione, nel calore e nella curiosità della gente, nella semplicità, nella povertà, nella fatica, nella loro voglia di vivere nonostante tutto.
 
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