Conrad, Joseph - Tifone

white89

InLove Member
Una terribile tempesta imperversa sulla nave Nan-Shan, il capitano MacWhirr si trova a fronteggiare le forze della natura e non solo...

Un bellissimo racconto, non ho letto altro di Conrad ma dovrò riparare al più presto!
Lo stile di Conrad mi ha catturata, la trama è avvincente ed i personaggi (soprattutto il capitano ed il primo ufficiale Jukes) ben caratterizzati nonostante la brevità del testo.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Anche io trovo questo racconto lungo di Conrad perfetto, ti sembra di essere dentro la tempesta.
 

qweedy

Well-known member
Come non pensare alla portacontainer Ever Given che si è incagliata nel Canale di Suez, è finita di traverso e per sei giorni ha bloccato l'accesso del canale alle altre imbarcazioni?

"Un uragano è un uragano, signor Jukes… e un piroscafo nella pienezza dei suoi mezzi deve affrontarlo. Ce n’è tanto di cattivo tempo in giro per il mondo, ed è giusto passarci attraverso."

Ottimo questo racconto lungo pubblicato a puntate nel 1902, è la storia della battaglia condotta dal Nan-Shan, piroscafo a vapore battente bandiera siamese, contro un tifone tropicale, col suo carico umano di duecento coolies cinesi diretti verso la terra natìa attraverso il Mar Cinese Meridionale, rientranti in patria dopo sette anni di duro lavoro, ognuno con la propria cassetta di legno di sandalo contenente i frutti delle loro fatiche.
Conrad ci mette di fronte a vari affreschi di umanità: uomini che litigano per del denaro anche quando la loro vita è appesa a un filo, uomini che perdono totalmente la testa, ma anche uomini che riescono a mantenere l’integrità e la fiducia nel proprio capitano, Tom MacWhirr, uomo timido e modesto di poche parole, che si rende conto che quanto insegnato nei libri non basta per affrontare la vita, eppure riesce a mantenere la calma e una ferrea determinazione nell'affrontare con grande forza interiore e nel modo migliore la prova più ardua cui la sorte lo destina.

"Il capitano Mac Whirr, del piroscafo Nan-Shan, aveva una fisionomia che, nell’ordine delle apparenze materiali, era l’immagine esatta della sua mente: essa non presentava nessuna caratteristica marcata di fermezza o di stupidità; anzi, non aveva proprio nessuna caratteristica pronunciata; era semplicemente naturale, inespressiva e serena…
Fornito di tanta immaginazione quanta ne occorre per giungere, attraverso ogni giornata, alla giornata seguente, e non di più, Mac Whirr era tranquillamente sicuro di sé; e proprio per la medesima ragione non era per nulla presuntuoso. Il superiore dotato d’immaginazione è permaloso, prepotente e difficile da soddisfare; ma ogni nave comandata dal capitano Mac Whirr diventava la galleggiante dimora dell’armonia e della pace. In realtà, sarebbe stato tanto impossibile per lui spiccare un volo con la fantasia, quanto per un orologiaio rimettere insieme un cronometro senz’altri utensili che un martello da un chilo e una sega da falegname."

"Osservando la repentina discesa del barometro, il capitano MacWhirr pensò: "Ci dev'essere del brutto tempo alle porte". Questo è esattamente ciò che pensò."

"Jukes incoscientemente fu lieto di avere vicino il capitano. Ne era sollevato come se quell'uomo, colla sua sola comparsa in coperta, si fosse preso sulle spalle il peso maggiore della burrasca. Tale è il prestigio, il privilegio e il peso del comando. Da nessuno al mondo il capitano MacWhirr poteva attendere un simile sollievo. Tale è la solitudine del comando."
 
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