Torregrossa, Giuseppina - Il conto delle minne

Meri

Viôt di viodi
Ogni anno nonna Agata vuole accanto a sé la nipote Agatina per insegnarle i segreti dei dolci in onore della Santa di cui entrambe portano il nome. Mentre impastano le cassatelle a forma di seno, le "minne", la nonna racconta il martirio della Santuzza, cui il crudele console Quinziano, non sopportando di sentirsi respinto, fece tagliare le mammelle. La drammatica vicenda rivela una delle regole del mondo maschile: "... devi sapere che gli uomini, se non ci provi piacere quando ti toccano, si sentono mezzi masculi, ma guai a te se ci provi piacere, perché allora ti collocano tra le buttane". Parte da qui il "cuntu", il racconto, della storia di una famiglia siciliana e delle sue donne straordinarie. Per ciascuna di loro, fino alla piccola Agatina che dovrà diventare grande, le minne hanno un significato speciale: grandi o minuscole, aride o feconde, amate senza pudore o trascurate da uomini disattenti, sane o malate, diventano la chiave per svelare i più intimi segreti della femminilità e dell'orgoglio di generazioni di donne e di una in particolare, forse la più coraggiosa. (Ibs)

Un libro, che sebbene affronti un problema molto importante, lo tratta con una certa leggerezza. Non male, lo definirei lettura da ombrellone.
 
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isola74

Lonely member
L'ho letto un po' di tempo fa e non mi piacque molto... si legge facilmente-questo sì- ma non è un libro imperdibile
 
V

Valentina992

Guest
Ecco la mia recensione da aNobii:

"Il conto delle minne" (G. Torregrossa): adoro i romanzi di ambientazione sicula ma ero un po' restia ad iniziare questo, in quanto ritenevo per un mio pregiudizio la Torregrossa un'autrice "commerciale". Mi sono dovuta ricredere positivamente: l'opera è un'ottima lettura estiva, piacevole, dove si respira appieno la Sicilia con i suoi sapori, odori, luoghi, tradizioni, mescolando con ironia gli aspetti belli e brutti della vita racchiusi qui in una scorrevolissima saga familiare, oltre ad essere un romanzo dalla buona dose di sensualità. Infatti le "minne" diventano metafora di una famiglia e della vita, unendo sapientemente il binomio sesso - cibo. Forse la seconda parte è un po' ripetitiva e più ricca di clichè ma nel complesso questo romanzo, a differenza di molti altri, rispecchia appieno le aspettative e le caratteristiche enunciate in copertina. Consigliato!
 
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