Un giallo assolutamente atipico: non sono forniti al lettore tutti gli elementi dell'indagine, non sono presentati ordinatamente i sospettati, è assente lo "showdown" finale alla Christie. Non per questo meno bello, appassionante, a tratti angosciante. L'ispettore Wallander è un uomo normale, intelligente ed intuitivo, coi propri demoni privati ed il peso della propria vita sulle spalle. Infelice, separato di recente dalla moglie, distaccatosi dalla figlia, con un padre ormai senile ed un tremendo omicidio tra le mani, conduce le indagini in uno sforzo a tratti inumano di arrivare alla verità.
Raffinata l'analisi caratteriale e psicologica del protagonista, umano e fallibile, sofferente, tenace. Affascinante la realtà sociale della Svezia del 1990, sono rimasto favorevolmente colpito dal ritmo pacato del libro, costellato di deliziosi e suggestivi dettagli. Romanzo poliziesco e d'azione forse più che giallo, sfugge ad ogni definizione, e può essere solo letto.