Simenon, Georges - Pioggia nera

Nerst

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«"Mi raccomando, sii gentile con la zia Valérie!". Sono passati molti anni, ma Jérome se la ricorda benissimo quella "vecchia foca", con la sua faccia larga, grassa, il flaccido doppio mento, la peluria scura sul labbro superiore e quel disgustoso odore di vecchiaia e di odio. Si era piazzata nella minuscola casa sopra il negozio di tessuti dove sua madre lavorava tutti i giorni, anche la domenica, e lui aveva capito subito che era cattiva, prima ancora che in un momento d'ira lei rompesse gli animaletti a lui cari più di ogni altra cosa al mondo, quelli con cui giocava, seduto per terra, davanti alla finestra a mezzaluna che sormontava l'ingresso del negozio.»
 

Nerst

enjoy member
Questo libricino mi è piaciuto molto per il simbolismo che trascende negli eventi. Tutto è descritto in modo particolareggiato e il bambino protagonista è assai curioso. I sacrifici della famiglia sono enormi e tutto cambia quando arriva la zia! Personaggio arcigno, ma se poi si legge il perchè la si comprende pure.
E' il primo libro di Simenon che leggo ed ho apprezzato il modo semplice che adotta nella sua stesura, inoltre il suo mondo è cupo e polveroso, e usando il termine nero riferito alla pioggia, descrive i momenti cupi, così rende subito chiaro il messaggio senza troppe parole.
Consigliato
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
E' una vita molto modesta quella in casa del piccolo Jerome, dove i genitori sono sempre intenti nella loro attività commerciale di tessuti sperando in qualcosa di meglio. Questo sembra possibile con l'arrivo della zia Valerie, che potrebbe lasciare in eredità una grande casa in campagna di grande valore. Ma la zia si rivela subito una persona malvagia, che si fa beffe degli sforzi della famiglia e sembra odiare Jerome tanto da segnare il bambino e portarlo a ricambiare gli stessi sentimenti. Sfondo della storia è un ambiente cupo, dove le difficoltà economiche si traducono in violenti scioperi e atti terroristici. Libricino molto interessante ma anche angosciante, dove un bambino già intravede l'impossibilità di migliorare la propria vita e decide di rimanere nell'anonimato, nel suo mondo visto da una finestra sporca di una pioggia nera che non cessa mai di battere.
 
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