Koch, Herman - La cena

isola74

Lonely member
Due coppie sono a cena in un ristorante di lusso. Chiacchierano piacevolmente, si raccontano i film che hanno visto di recente, i progetti per le vacanze. Ma non hanno il coraggio di affrontare l'argomento per il quale si sono incontrati: il futuro dei loro figli. Michael e Rick, quindici anni, hanno picchiato e ucciso una barbona mentre ritiravano i soldi da un bancomat. Le videocamere di sicurezza hanno ripreso gli eventi e le immagini sono state trasmesse in televisione. I due ragazzi non sono stati ancora identificati ma il loro arresto sembra imminente, perché qualcuno ha scaricato su Internet dei nuovi filmati, estremamente compromettenti.(.....)Due coppie di genitori per bene durante una cena in un bel ristorante. Cosa saranno capaci di fare per difendere i loro figli? (da IBS)

Se dovessi descrivere questo libro con un solo aggettivo direi che è inquietante. Scritto in maniera abbastanza scorrevole, la storia si evolve pagina dopo pagina alla maniera di un thriller e riesce a catturare l'attenzione del lettore fino alla fine. Come ho letto nella recensione su un settimanale (che mi incuriosì fino a farmelo comprare) è decisamente un libro "molto contemporaneo e politicamente scorretto". Consigliato a chi non pretende il lieto fine.
 
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estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Comincio subito col dire che la quarta di copertina ci trae qui – almeno in parte – in inganno: le due coppie sedute al tavolo di un lussuoso ristorante non chiaccherano piacevolmente, non c'è nulla di piacevole in questa cena, per nessuno dei protagonisti. Tutto, sin dalla prima riga, appare volutamente forzato, teso, cupo, minaccioso. Anche il gesto più normale come uno sguardo, un ammiccamento fra coniugi, in questo romanzo assume una valenza sospetta, anche la portata più gustosa o il vino più caro possono essere forieri di uno scossone al già teso equilibrio della tavola. Perché? Perché fra i commensali, oltre alle tante incomprensioni precedenti, aleggia lo spettro della colpa, del sospetto, dell'incertezza delle intenzioni: un delitto è stato commesso dai figli adolescenti dei due fratelli Serge e Paul… chi ne pagherà il prezzo? Tutto è ancora da decidere e nulla può essere dato per scontato. Fino a che punto possiamo spingerci per proteggere e difendere chi amiamo? Quanto di noi penetra nella mente di chi ci è vicino, dei nostri figli ad esempio, ed influenza il loro modo di pensare e di agire? Come si declina l'amore per un figlio? E quando, a che età, questi deve essere considerato adulto? A che età smette di essere bambino e pertanto scusato nelle sue malefatte?
Questo thriller angoscioso ed inquietante, eppure attuale ed estremamente sincero, ci obbliga a porci queste domande senza sconti. Le risposte non sono per nulla facili.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Libro che mi era stato sconsigliato poiché troppo inquietante, e forse anche per questo l'ho letto :mrgreen: E' vero, lo è, sebbene da un certo momento in poi la vicenda diventi talmente agghiacciante da perdere un po' in realismo (si spera), e ciò rende il tutto più sopportabile.
Tutto si svolge davvero durante il tempo di una cena, con vari flashback e varie interruzioni :OO, in un locale chic scelto dal famoso politico, fratello della voce narrante il quale, invece, odia quel tipo di locali e cova rabbia verso il fratello che, a suo parere, ricopre un ruolo di ben maggior rilievo rispetto alla sua intelligenza. E già quest'aspetto contribuisce a creare una tensione che però è niente in confronto al motivo per cui le due coppie hanno deciso di cenare insieme, niente in confronto al fardello che i quattro si portano dietro e che verrà scoperto e sviscerato pian piano, fino a portare a evoluzioni raccapriccianti e inattese. Leggendolo si assiste impotenti alle reazioni diverse dei quattro, si scopre quanto c'è di terribile, in modi diversi, nell'animo di ciascuno e ci si chiede dove può arrivare l'abiezione umana; ci si interroga sulle somiglianze tra genitori e figli, genetiche e non, ci si domanda dove si trova il confine tra l'amore per un figlio e la totale degenerazione morale e se noi sapremmo riconoscerlo. Un libro intelligentissimo e sottile, molto ben scritto, che pone domande scomode senza dare risposte e senza concedere sconti. Perciò, da leggere.
 
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