Rizzo, S. & Stella, G.A. - La casta

juzz

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Scritto da Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, questo libro ha come sottotitolo "Così i politici italiani sono diventati intoccabili" e ha fatto un grande scalpore nel 2007.
La Casta è strutturata in diversi capitoli, che partendo da inchieste, reportages, documenti ufficiali, sviluppano una riflessione sulla quella che viene definita "la caricatura obesa e ingorda della politica". Per difendersi dalle accuse di demagogia e di qualunquismo, gli autori spesso citano, accanto ai vari scandali, esempi positivi in Italia o all'estero. Spesso gli autori alternano alle notizie, propri commenti pungenti e ironici.
 
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Alfredo_Colitto

scrittore
E' un libro ben scritto, ironico e puntuale, che dà un'idea molto precisa di dove stiamo andando a finire.
Io l'ho letto fino a un certo punto, poi ho dovuto smettere perchè mi giravano talmente tanto che rischiavo di decollare. :evil:
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
L'ho regalato a mio fratello per il suo compleanno con il risultato che per un po' di giorni era così avvilito e arrabbiato che ho pensato di aver fatto male a regalargli un libro che parlava della realtà politica italiana!
 
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darseven

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Il libro di Rizzo e Stella ha avuto il merito di ridestare l'attenzione degli Italiani verso il cumulo di sprechi e di privilegi che caratterizza la gestione della cosa pubblica italiana.

Purtroppo, oggi che la classe politica è diventata più amorale e cialtrona che mai, solo dall'esterno si può cercare di smuovere la situazione.

Ma è tempo che la coscienza civile del nostro Paese si canalizzi verso una politica rinnovata, tesa al servizio e fatta di gente competente e onesta.

Mandiamo a casa i prepotenti, gli ipocriti, i mafiosi, gli incompetenti, gli arrivisti, quelli la cui morale viola persino il codice penale, quelli che scambiano il diritto per il favore, quelli che parlano per teoremi, che non conoscono i problemi della gente, quelli per i quali il problema è solo un nome, un appannaggio, una poltrona, quelli che pretendono di essere superiori solo perchè figli o amici di...

Viva la Politica con la p maiuscola! Quella della trasparenza, delle scelte partecipate ma non di mero compromesso, delle decisioni anche impopolari ma serie, non corporativa nè clientelare, la politica della solidarietà, della semplificazione burocratica, dell'efficienza.

Quella politica che sessant'anni fa fece nascere, dalle macerie della guerra, quel grande ideale civile che è la nostra Carta costituzionale.
 
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juzz

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Ho solo il dubbio che chi decide per sè finisca sempre con l'essere piuttosto "comprensivo" verso le sue esigenze. Esisterà mai una politica che non decide secondo i propri interessi?
Se è esistita nell'immediato dopoguerra, come dice darseven, io non lo so. Di certo allora la situazione era completamente diversa e l'Italia usciva da un evento drammatico. Non credo si possa "misurare" le potenzialità della politica con quello che avvenne allora, è nell'amministrazione di tutti i giorni, quella della normalità, che la politica è andata alla deriva.
 
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Non ho letto il libro ma seguo Stella sul Corriere.

Purtroppo, come con Report, riesco ad arrivare alla fine - degli articoli e della trasmissione - con molta difficoltà a causa dei smottamenti tellurici provenienti dal basso-ventre :twisted:
 
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darseven

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Caro Juzz,

la Costituzione nacque dopo l'esperienza tragica della guerra, e fu questo grave evento a catalizzare il meglio delle forze politiche di allora.

Questo non vuol dire che la Carta allora approvata non fosse il risultato di un compromesso fra tre anime ben diverse, ossia quelle liberale, cattolica e marxista: ma fu un compromesso di alto livello, che cercando di mediare fra interessi opposti finì col perseguire l'interesse di un intero popolo che cercava di ricostruirsi su nuove basi democratiche.

Ritornando ad oggi, non so se quelli odierni siano veramente "tempi normali": la democrazia è un bene che sta sempre in un equilibrio instabile, va protetto ogni giorno dalle insidie (spesso nascoste) che ne minacciano l'esistenza, e i problemi del malcostume politico, della disoccupazione, della povertà, dell'economia (e via discorrendo) oggi sono tali da svuotare di significato tale bene, che rischia così di esser ridotto ad una vuota formula.

Detto questo, è ovvio e fisiologico che ogni fazione politica abbia dei propri modi di vedere la società e delle proprie proposte, il che genera una ridda di interessi contrapposti. Quello che è biasimevole è che si confonda il bene comune, che ognuno vede dal suo punto di vista, con la sete di potere e di privilegi.

Fino a quando la nostra classe politica non riuscirà a cogliere questa distinzione, e i problemi di cui sopra non saranno affrontati come priorità, la democrazia vera sarà sempre una conquista, e la "normalità" sarà una meta da raggiungere e non il semplice status quo o l'assenza di un conflitto bellico.

Tornando al libro di Stella e Rizzo, concordo con l'opinione di chi afferma che non si tratta di un capolavoro letterario. Ma lo scopo degli autori, che sono bravi giornalisti, era solo di denunciare, dati alla mano, sprechi e privilegi della politica italiana. E ci sono riusciti.
 
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mandri

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Si tratta di una dettagliata ricostruzione di abusi e sprechi della politica italiana. Sicuramente non ti può appassionare come un romanzo, ma devo dire che la lettura non mi entusiasmava molto.
Da come ne sentivo parlare in televisione oppure su internet pensavo che potesse essere un pò più coinvolgente.
 
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