Dahl, Roald - Le streghe

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Un racconto inquietante che vi farà sapere chi sono le vere streghe. Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma quelle elegantissime, somiglianti a certe signore che probabilmente già conoscete. Come fare a individuarle? Bisogna stare attenti a chi porta sempre i guanti,a chi si gratta la testa, a chi si toglie le scarpe a punta sotto il tavolo e a chi ha i denti azzurrini, perché tutto ciò serve a nascondere gli artigli, i crani calvi, i piedi quadrati, la saliva blu mirtillo: tutti segni distintivi delle vere streghe. Sapendo questo potrete evitare di venir trasformati in topi.


Tanta ironia, ma anche una morale tra le righe pienamente condivisibile: "non importa che aspetto hai, basta avere intorno le persone che ami".
Prosa cristallina, genuini i dialoghi tra nipote e nonna, e rappresentazione delle streghe irresistibile. Ma non dico niente di nuovo, Dahl era un genio.
 

Jessamine

Well-known member
Quando andavo alle elementari, ricordo che in biblioteca organizzavano delle letture per i bambini, al pomeriggio, e una volta (dovevo avere 6/7 anni) lessero anche questo libro, o comunque varie part di questo libro. Poi lo lessi anche da sola, sempre da bambina, e ricordo che lo apprezzai tantissimo.
Ecco, Dahl credo sia uno di quegli autori che dovrei riprendere in mano ora, per apprezzarlo fino in fondo, andando oltre il semplice racconto.
 

ayla

+Dreamer+ Member
In due parole: lo adoro.
In una: bellissimo.
Più concisa di così non posso essere. Da piccola guai a chi mi disturbava mentre lo (ri)leggevo!
 

Lark

Member
Uno dei libri preferiti della mia infanzia, ho scoperto solo recentemente fosse di Roald Dahl (all'epoca erano tutti de "il battello a vapore"). Non so come renderebbe ad una rilettura, ma ricordo chiaramente quanto mi fosse piaciuto. In un paio di occasioni lo opposi come libro "di paura" ai compagni di classe che parlavano di piccoli brividi, altra collana del tempo, ma non mi stettero a sentire.
Bello e consigliato, adatto a qualsiasi età a mio parere.
 

Jessamine

Well-known member
Non importa che aspetto hai, basta che qualcuno ti ami".

Roald Dahl è un mito, per me. Lo è per chiunque lavori con i bambini e con i libri per bambini, e lo è al punto che, ormai, quasi mi ero dimenticata lo scopo primario di un libro per bambini.
Presa come sono ad analizzare trame e messaggi, a individuare possibili fasce d'età, brani adatti a una lettura frontale e passaggi da citare in una presentazione accattivante, quasi avevo dimenticato cosa significasse essere bambino, e ridere, e tremare, e un po' aver paura, e credere a ogni parola ma non fino in fondo, o forse sì.
Questa rilettura, fatta per piacere e non per lavoro, me lo ha ricordato.
Perché "Le streghe" è stato il primo libro che la bibliotecaria ci avesse letto per intero, durante gli incontri settimanali in seconda elementare (e, chissà, senza questo libro io ora forse farei un altro lavoro). E poi è stato uno fra i primi libri che io abbia letto da sola, uno dei primi di cui abbia una chiara memoria, almeno.
Ce l'ho ancora, quel volume con la copertina gialla.
E dovrei forse parlare di quanto coraggio abbia avuto Dahl a scrivere un libro per bambini senza un vero e proprio lieto fine, o di quanto gli adulti di questo libro facciano paura perché sono reali, o di quanto sia importante il messaggio dietro questo finale agrodolce...
Ma non lo farò.
Mi terrò solo quel brivido di puro terrore davanti a un quadro dove una bambina cresce, e poi invecchia, e poi sparisce.
Mi terrò l'avversione per le scarpe a punta.
Mi terrò il turbamento per una trasformazione irreversibile.
E le risate davanti ai topolini acrobati.
E la segreta e colpevole soddisfazione per la sorte di Bruno.
E l'amore incondizionato per questa formidabile nonna.
Mi terrò la pura gioia di avere otto anni e un libro bellissimo e un mondo fantastico tutto da imparare a memoria.
 

velvet

Well-known member
Letto con mio figlio di 7 anni ed è piaciuto moltissimo ad entrambi ma un adulto non può più provare quello che prova un bambino. Il brivido di paura, quel dirsi che le streghe non esistono per poi chiedere "ma è vero mamma che non esistono?":)
Non ricordavo come finisse e mi ha colpito il mancato completo "happy ending" che mi aspettavo, che però invece non ha affatto sorpreso mio figlio.
Quindi approvato.
 
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