78° Minigruppo - Il tamburo di latta di Gunter Grass

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elisa

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Apro oggi il thread sul "Tamburo di latta" perché ho visto molti movimenti in partenza e anche io non ho resistito :)

I partecipanti al minigruppo erano i seguenti ma chi vuole aggiungersi è più che gradito :MUCCA

elisa
Jessamine
Spilla
handel589
Kylix

Buona lettura a tutti, che leggere in compagnia è sempre un valore aggiunto TUNZZZ
 
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Jessamine

Well-known member
:YY ecco, scusate, ho cercato di trattenermi fino all'ultimo, ma ormai non avevo più niente da leggere, e quindi ho iniziato a buttarci un occhio :ad:
 

Jessamine

Well-known member
Io ho una vecchia (almeno, a giudicare dal suo stato mi sembra vecchia, ma non è detto) edizione Feltrinelli ripescata in biblioteca.. So che è scritto minuscolo, mi sa che ci lascerò sopra un paio di diottrie!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Anche io ho l'edizione Feltrinelli, l'Universale Economica, traduzione di Lia Secci e revisione di Vittoria Ruberi. La mia è la nona edizione del 1991, 591 pagine :)
 

gamine2612

Together for ever
:MM credevo iniziaste a giugno,:-( non l'ho procurato e sto leggendo altro.
Colpa mia che non ho scritto prima che volevo leggerlo con voi.......:boh:lo leggerò per conto mio più avanti.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
:MM credevo iniziaste a giugno,:-( non l'ho procurato e sto leggendo altro.
Colpa mia che non ho scritto prima che volevo leggerlo con voi.......:boh:lo leggerò per conto mio più avanti.

peccato, ma sono sicura che a giugno mi troverai ancora qua :)


l'ho iniziato oggi, che dire, è geniale, me ne sono già invaghita...
 

Spilla

Well-known member
Anche io ho l'ediz. di Repubblica, che in realtà ha ripubblicato quella della Feltrinelli.
Che belle queste prime pagine!!! Sento echi di vecchie saghe ebraiche (ma qui mi pare che di ebrei non si parli, sono curiosissima di scoprire cosa riserva questa lettura)
 

Jessamine

Well-known member
Per ora mi sta colpendo molto, devo dire. Mi piace questo modo che Oskar ha di raccontarsi, che è surreale, sì, però si lascia accogliere come se fosse naturalissimo.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
la storia delle quattro gonne della nonna è impagabile! sono ancora qui che penso come può essere stata con tutte quelle gonne addosso :)
 

handel589

New member
Mi faccio vivo nche io :)

Nonostante abbia passato gli ultimi 10 giorni nella magnifica Irlanda, sono tornato solo ieri, sono cmq riuscito a leggere tutto il libro primo, circa 200 pp. Che dire, per ora mi piace molto, credo di non aver mai letto un libro scritto in modo così particolare, mi piacciono molto l'alternanza del racconto in prima persona e in terza persona e le varie immagini simboliche inserite nel discorso. Molto colorito il racconto dell'infanzia, che occupa tutto il primo libro; dal secondo dovrebbe partire l'adolescenza di Oskar e soprattutto l'epoca nazista vera e propria, siamo nel 1937-38 se non sbaglio. Eccezionale il capitolo "Fede Speranza Carità", eccezionali le storie dei singoli personaggi, come la nonna di Oskar, Herbert Trusczinski (o come si scrive XD), il trombettista Meyn e così via. Per ora insomma si merita il massimo dei voti!

Sto leggendo l'ultima ristampa della Feltrinelli, Quarta Edizione (2013)!
 

handel589

New member
Posto un piccolo passaggio che mi è molto piaciuto.

"(...) Sopra il pianoforte il ritratto del cupo Beethoven, un regalo di Greff, fu staccato dal chiodo e al medesimo chiodo fu messo in vista un Hitler dall'espressione similmente cupa. Matzerath, che detestava la musica seria, voleva bandire del tutto il musicista quasi sordo. Mamma però, che amava molto le frasi lente delle sonate di Beethoven (...) pretese che il Beethoven, se non sulla dormeuse, almeno fosse messo sopra il buffet. Così pervenimmo al più cupo dei faccia a faccia: Hitler e il Genio erano appesi uno di fronte all'altro, si guardavano, si scrutavano e non riuscivano proprio a trovarsi simpatici."
 

Jessamine

Well-known member
Io sono circa a metà del primo libro, ho finito il capitolo "Rasputin e l'A B C" ( mi pare si intitoli così) e devo dire che sono affascinatissima. Rimpiango l'aver poco tempo per leggere, per colpa degli esami, perché questo è uno di quei romanzi ce vorrei leggere d'un fiato, per ore e ore. Il 3 mi dovrebbe scadere il prestito in biblioteca, ma credo che non lo rinnoverò: preferisco comprarmelo, perché mi sta piacendo veramente tanto.
Oskar è straordinario, adoro come si muove fra gli adulti che lo circondano, con la sua superiorità e il suo volersi fingere incapace di fare tutto ciò che fanno i suoi coetanei. E adoro come riesca a rendere perfettamente a rendere i caratteri degli altri personaggi con pochi tratti, solo in poche righe, caratterizzandoli perfettamente.
Sto commentando poco qui,anche se avrei tanto da dire, perché sto vivendo in maniera molto personnale questa lettura, non so se riesco a spiegarmi.
Però sono davero felice di averlo aperto, ecco :)
 

claki

New member
la storia delle quattro gonne della nonna è impagabile! sono ancora qui che penso come può essere stata con tutte quelle gonne addosso :)

Metafora di una sottigliezza ricercata e proprio degna di un nobel.

Ragazze godetevi questo capolavoro state ben attente xké ogni frase ogni cosa ha un doppio sign7ficato ed una metafora sociAle... il tamburo di latta è un libro che ha bisogno di lunghe e profonde riflessioni. Buona lettura! Vi seguirò costantemente!
 

Spilla

Well-known member
Sono a pagina 100 e sono affascinata. Sui doppi significati di cui parla Claki, e che io ho sempre difficoltà a riconoscere, avrei bisogno di confrontarmi con voi, ma in questi giorni ho poco tempo per stare al computer.

Adoro la bianca stanzetta del manicomio di Oskar...
 

Jessamine

Well-known member
Spilla, anche io qualche volta ho un po di difficoltà a cogliere i significati delle metafore. Più che altro mi rendo conto che in alcuni punti le allusioni sono ad altro, mi sembra come di "respirare" in generale il significato dell'allusione, ma non sono per niente certa di coglierne il vero significato, tutti ictermini, ecco.
Magari tra un esame e l'altro proverò a fare qualche ricerchina anche solo on line, per vedere se trovo qualche chiave interpretativa almeno dei passi principali, ma preferisco prima finire il libro, e poi trnarci.
Nel frattempo il nazismo si sta avvicinando, sono arrivata alle manifestazioni del Partito, e in effetti è straniante ma interessantissimo vedere come Oskar lo descriva, lasciando tanto di non detto.
 

handel589

New member
Sulle metafore ho le stesse vostre difficoltà, ma per ora anche io preferisco concludere il libro prima di dedicarmi a un loro esame più approfondito. Ho superato abbondantemente la metà del libro, siamo ora in piena guerra mondiale, ma gli eventi storici sono sempre un po' evanescenti, quasi impliciti, accennati solo qua e là..forse sono proprio le metafore e i simbolismi che li raccontano in modo più compiuto?
Comunque mi ha fatto finalmente capire in che anno si colloca l'Oskar che racconta, grazie a un messaggio alla radio che Oskar riporta proprio nel diario..:)
Purtroppo causa studio la lettura procede abbastanza a rilento, spero di non finire ultimo :mrgreen:
 
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