Dahl, Roald - Matilde

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l'intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l'avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue, la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico, facendo roteare le bambine per le trecce e lanciandole lontano. L'intelligenza e la cultura - sembra dire l'autore - sono le uniche armi che un debole può usare contro l'ottusità, la prepotenza e la cattiveria.


Bellissimo e pregno. Significativo l'omaggio di Roald alla letteratura e in particolari agli autori che ne hanno segnato la storia (Dickens, Kipling, Conrad etc.) così come il messaggio che i libri ci portano per mano nel loro mondo , e possiamo viaggiare assieme ai protagonisti delle storie narrate.
Bellissimo il rapporto che si instaura tra Matilde e la signorina Dolcemiele (il dialogo in cui la maestra si confida alla bambina è quasi commovente, per non parlare della delicatezza ed empatia della ragazzina); caustico come sempre Dahl nel ritrarre gli adulti e a sottolinearne difetti e nonsense comportamentali (agghiacciante il menefreghismo e la freddezza dei genitori nella scena finale, per non parlare della violenza fisica della direttrice Spezzindue).
Prosa di una bellezza e fluidità straordinarie.
Capolavoro.
 
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ayla

+Dreamer+ Member
Ringrazierò sempre la maestra delle elementari per avermelo prestato, è stato amore alla prima pagina. Uno di quei libri che ricordo ancora adesso e per il quale provo un affetto veramente sincero.
Se adesso sono qui, con questo ingombrante amore per la lettura:mrgreen:, è merito anche di questo autore e di Matilde.
Incantevole!
n.b. bello pure il film di e con DeVito, lo conosco a memoria!:mrgreen:
 

Dory

Reef Member
Il mio ragazzo me l'ha regalato oggi per il mio compleanno, perché la passione di Matilde per i libri è la stessa di me da bambina, che ho imparato a leggere e scrivere molto prima di iniziare le elementari e il primo anno di scuola mi annoiavo a morte perché ci facevano riempire pagine e pagine di cerchietti e bastoncini.
Il libro me l'ha dato ieri sera a mezzanotte, e non ho resistito a leggerne alcune pagine quando sono tornata a casa.
E' stato incredibile leggere che il libro per bambini preferito da Matilde è lo stesso del quale ho consumato le pagine da piccola: 'il giardino segreto', che è in assoluto il mio libro per bambini preferito!

Leggere libri sull'amore per i libri è una cosa che mi manda in brodo di giuggiole, come se improvvisamente mi venisse soffiata nei polmoni una forte ventata di ossigeno, e ogni cellula del mio corpo si mettesse a danzare.
 

Jessamine

Well-known member
Sembra quasi un sacrilegio, ma non avevo mai letto "Matilda".
Conosco quasi a memoria il film, naturalmente, e conosco molte delle opere di Roald Dahl, ma, chissà perché, mi non ho mai avuto l'occasione di avvicinarmi a quella che è forse la sua opera più conosciuta.
Naturalmente, il rimpianto per non aver conosciuto questa meravigliosa bimba da piccola è tanto, ma se c'è un autore per bambini che forse gli adulti possono apprezzare come se non più dei piccoli, questo autore proprio Dahl.
La sua scrittura è brillante, è piena di un umorismo che diverte i piccoli e accende lampadine di entusiasmo nei grandi, trascina il lettore nelle sue vicende e lo delizia con scene divertenti ed estremamente profonde.
Dahl non ha paura di parlare di tematiche difficili e dolorose, ma lo fa sempre con sincerità, con una voce franca e una luce di speranza tale da confortare, sempre, senza mai risultare paternalistico.
"Matilda", prima ancora di essere un meraviglioso e tenero inno alla lettura e al suo potere salvifico, è una storia che parla di bambini soli, di genitori anaffettivi e assenti, di adulti violenti, di mancanza di cure, della difficoltà che hanno i più piccoli di fare udire la propria voce, quando le figure che dovrebbero prendersi cura di loro sono le prime ad alzare la voce e coprire con le proprie urla le parole di chi è più debole.
"Matilda" è un chiario, meraviglioso, prezioso simbolo di come la cultura, la gentilezza, la propensione all'ascolto possano rivelarsi salvifici.
Fra un vorticoso viaggio nei pilastri della letteratura inglese, in mezzo a salamandre e filastrocche per imparare a sillabare, fra telecinesi e nastri per
le trecce, Roald Dahl riesce a parlare anche di violenza, della solitudine dei bambini che non hanno mai ricevuto in gesto d'affetto, di suicidio e di manipolazione emotiva. E lo fa sempre con un'eleganza e una disinvoltura uniche, restando sempre lieve, sempre limpido, sempre a portata della comprensione dei più piccoli.
"Matilda" è davvero una piccola perla, un libro capace di scaldare dall'interno, un abbraccio che può rendere felici i lettori di tutte le età.
 
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