AA.VV. - Le Mille e una notte

Le mille e una notte (in lingua araba كتاب ألف ليلة وليلة Kitāb Alf Layla wa-Layla, in lingua persiana هزار و یک شب Hazār-o Yak Sab); è una ricca raccolta di novelle orientali, di varia ambientazione storico-geografica e di differenti autori.
La cornice complessiva dell'opera è centrata sul re persiano Shāhrīyār, che, essendo stato tradito da una delle sue mogli, ha deciso di uccidere sistematicamente le sue spose al termine della prima notte di nozze. La bella Sharāzād, andata in sposa al re, escogita un trucco per salvarsi: ogni sera racconta al re una storia, rimandando il finale al giorno dopo. Va avanti così per mille e una notte; e alla fine il re, innamoratosi, le rende salva la vita. Ciascuna delle storie principali delle Mille e una notte è quindi narrata da Sherazad; e questa narrazione nella narrazione viene riprodotta su scale minori, con storie raccontate dai personaggi delle storie di Shehrazad, e così via.
L'ambientazione delle novelle è alquanto varia: il racconto-contenitore, come pure altre novelle, ha una origine indo-iranica ed appartiene al nucleo più antico. In molte altre novelle intervengono jinn| e spiriti, che denotano una antica derivazione persiana.

Si individua pure un ciclo dei racconti di Baghdad (chiaramente di tradizione arabo-musulmana), nelle quali assume un ruolo fondamentale il califfo Hārūn al-Rashīd ed un ciclo di novelle ambientate in Egitto (per lo più al Cairo), più avventurose e di origine pù recente, nelle quali si riconoscono influssi giudaici.

Alcune novelle, infine, sono parzialmente ambientate in Cina ed oltre negli Urali.

In tempi successivi vennero aggiunti racconti estranei, quali Le avventure di Sindbad il marinaio o La storia dei sette vizir.
Inizialmente tramandate oralmente, da un punto di vista temporale si ritiene che la prima stesura organica sia datata attorno al X sec. E' infatti di questo periodo un'opera dal titolo persiano Hazār afsane (1000 notti), che potrebbe essere identificata col nucleo più antico de Le mille e una notte.
A supportare questa datazione approssimativa esiste la dichiarazione di uno storico secondo il quale all'inizio del XII sec. in Egitto l'opera Alf layla wa-layla (titolo arabo che letteralmente significa "Mille e una notte") era molto popolare e conosciuta.
D'altro canto, il manoscritto dal quale vennero effettuate le traduzioni che la diffusero in Europa era già scritto nel 1500.

In alcune novelle si trovano riferimenti alla potenza navale di Genova, Venezia e Zara, come pure citazioni di particolari armi o istituzioni egiziane: tutte tracce che possono suggerire diverse datazioni.
Non esiste un unico originale al quale fare riferimento bensì un certo numero di antichi manoscritti talvolta differenti fra loro in quanto a novelle contenute.

La raccolta venne divulgata in Francia attorno al 1715 (adattata ai gusti dell'epoca) da Antoine Galland, un bibliotecario e studioso delle civiltà orientali, il quale la tradusse in francese, con il nome Les Mille et une nuits, contes arabes traduits en francais (ricavandone ben 12 volumi) per farne dono a M.me la Marquise d'O, figlia di M. de Guilleragues, dama di palazzo della duchessa di Borgogna.

Questa traduzione ebbe un grandissimo successo e venne divulgata in tutta Europa.

I racconti Storia di Aladino e della lampada meravigliosa e Storia di Ali Baba e dei quaranta ladroni sterminati da una schiava sono comparsi per la prima volta nella traduzione di Galland, e non ve n'è traccia nelle opere originali.

La versione del Galland in realtà ha adattato numerose storie alla morale francese (alcune novelle rasentano la pornografia), semplificando in molti casi la lettura tralasciando le numerose poesie che sono inserite nelle novelle.

Successivamente diversi autori si cimentarono sia in traduzioni della prima versione francese del Galland, sia in traduzioni di altri originali, ciascuno interpretando diversamente lo spirito delle novelle (esistono versioni in chiave decisamente erotica ed altre assolutamente censurate), per cui diventa piuttosto difficile per il lettore comune farsi un'idea realistica dello spirito che dovevano avere gli originali.

In Italia una traduzione assai accurata è stata approntata dal grande arabista Francesco Gabrieli che si avvalse dell'apporto di Umberto Rizzitano, Costantino Pansera e Virginia Vacca. Il lavoro fu approntato per la casa editrice torinese Einaudi. Esiste ancora, in quattro volumi editi da Alberto Marotta in Napoli anno 1956,una traduzione delle Mille e Una Notte di Giovanni Haussmann (Vol I e II) e di Mario Visetti (Vol. III e IV), dalla traduzione russa condotta dagli arabisti M.A. Sallier e I. Kratchkovsky sull'edizione di Calcutta del 1839-41, e pubblicata dal 1932 al 1939 nelle edizioni dell'Accademia sovietica delle Scienze di Leningrado.

Inoltre, riportando la nota bibliografica della traduzione edita da Marotta,le traduzioni italiane precedenti sono numerosissime ma tutte più o meno incomplete o condotte praticamente sulla traduzione settecentesca di Antoine Galland.

Si ricordano le anonime apparse nelle seguenti edizioni: Ferraris, 1852; Perelli, 1862; De Angelis, 1864; Lubrano, 1864 (terza edizione); Pagnoni, 1872; Carrara, 1881; Chiurazzi, 1884; Tommasi e Checchi, 1888; Bietti, 1893; Salani, 1893 (a cura di Armand Dominicis); Soc. Ed. Milanese, 1908 (traduzione integrale dal Galland); Nerbini, 1909; Istituto Editoriale Italiano, 1914; Nugoli, 1921-25; Sandron, 1922; Salani, 1924-28 (riveduta sul testo arabo da Francesco D'Arbela); Istituto di Arti Grafiche, 1924 (a cura di Arturo Jahn Rusconi); Bolla 1928; U.T.E.T., 1928 (a cura di Angelo Maria Pizzagalli); Genio, 1933 (riduzione di Lilli Ferrari Accama); Hoepli, 1944 (riduzione di Teresita e Flora Oddone); Einaudi, 1948.


Me l'ha regalato una cara amica per Natale insieme ad una mini lampada di Aladino:l'augurio era piuttosto chiaro.
E io ho chiuso gli occhi e ho sognato.Un sogno ricco e variopinto che mi ha circoscritto tra le parentesi della fantasia e della spensieratezza infantile a cui tutti dovremmo poter accedere.
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Ho letto alcuni di questi racconti che sono molto conosciuti anche da noi come Alì Baba e i quaranta ladroni, Aladino e la lampada magica e Sindbad il marinaio. Sono racconti che sono diventati anche patrimonio del nostro mondo di favole, che conosciamo sin da piccoli. Il fatto poi che il racconto, la storia, la favola sia vita è un simbolo bellissimo.
 
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darseven

New member
Qualche mese fa mi era capitata per mano questa raccolta, mi sarebbe piaciuto leggerla, anche se il tempo è quello che è. Dopo questa esaustiva recensione di Darkay mi è venuta di nuovo voglia di entrare nel mondo delle Mille e una notte. Da piccolo ho letto le avventure di Sinbad il marinaio, nella versione per bambini, e ricordo che mi son piaciute molto. Mi pare ci sia un'edizione Mondadori delle Mille e una notte, credo della collana Meridiani. La prossima volta che vado in libreria o in biblioteca ne agguanto una copia.
 

Hoya

Duck Member
l'ho letto parecchio tempo fa ed anch'io ne sono rimasta rapita. In questo momento non ricordo che edizione fosse, ricordo la copertina con molto bianco e 3 o 4 volumi :roll:
I libri sono di mia madre, quindi a casa sua, domani controllo l'edizione :wink:
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Hoya ha scritto:
l'ho letto parecchio tempo fa ed anch'io ne sono rimasta rapita. In questo momento non ricordo che edizione fosse, ricordo la copertina con molto bianco e 3 o 4 volumi :roll:
I libri sono di mia madre, quindi a casa sua, domani controllo l'edizione :wink:
Credo che sia l'edizione einaudi, quella che avevo anch'io. Dico avevo perchè una volta che sono partito per un lungo viaggio e non sapevo dove mettere i libri (circa 1500) li ho venduti o regalati tutti. :cry: :D (le faccine significano che mi è dispiaciuto il distacco però regalare è bello)

Questo topic riporta a galla il ricordo di quegli anni, perchè prima di partire leggevo proprio le mille e una notte. Libro bellissimo, che porta molto bene i suoi non pochi secoli. Era anche tra i preferiti di Proust, io ho provato la curiosità di leggerlo leggendo la "recherche". Come direbbe Eco, libri che parlano di altri libri... :roll:
 
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speriamo che quello che è tirchio sarà meno tirchio e me lo regalerà!!!
 
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anche la Bur ne ha fatta una in 4 volumi

nunziuccia bedda ma comprartela da sola no??mi sa che sei + tirkia di lui :mrgreen:
 

giuggiola

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E' un classico della lettura.
Sono quei libri che non possono mancare in una libreria, magari il genere non è proprio il nostro preferito, ma non si può non averlo letto. Io lo presi in prestito in una libreria per ragazzi quando andavo ancora a scuola. poi lo comprai perchè è sul serio una piccola perla.
Bello il fatto che siano racconti che possono essere letti anche a distanza.
 

libraia978

New member
Io c'è l'ho in due volumi, ma sono enormi...cmq sia ci sono racconti favolosi, un'atmosfera speciale, è un libro da sleggiucchiare qua e là quando si ha voglia...
 
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zolla

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classicissimo..si rilegge sempre volentieri...anche come avete già detto spulciando tra i racconti...
 
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ilselacontessa

New member
Sarà una delle mie prossime letture, assolutamente! Mi affascina troppo il mondo descritto in quelle novelle! :mrgreen: Devo trovare un'edizione abbastanza economica da non risucchiare totalmente i miei risparmi!!! :OO
 

klosy

Cicciofila Member
Mi è capitato spesso di sfogliarlo in libreria e di essere sul punto di comprarlo,
ma poi mi ha frenato il prezzo eccessivo (anche se effettivamente si tratta di 4 volumi), prima o poi mi deciderò a comprarlo...
 

Lucripeta

New member
L'ho comprato in libreria qualche tempo fa in un'edizione di tre volumi di piccole dimensioni.
Mi sembrava proprio il tipo di libro per il quale avrei fatto follie economiche qualora avessi potuto permettermele.

Tuttavia, pur trattandosi di racconti molto belli, mi ha leggermente deluso.
Molte storie sono tra loro molto simili non tanto come trama ma come struttura narrativa, molte loro morali sfuggono sinceramente alla mia comprensione e non hanno quel mordente che incita alla lettura.
Certamente però regala anche perle di grande bellezza.

Quindi è sicuramente un'opera importante, secondo me una di quelle da avere in libreria ma che si presterà più ad una rara lettura occasionale che ad un coinvolgimento continuo.
Perciò io consiglierei di comprare una di quelle edizioni ben rilegate piuttosto che una economica da leggere.
 
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Derek

New member
"Profumava d'ambra, aveva labbra di zucchero, ed era così bella da far vergognare il sole, poichè somigliava a una stella, a una cupola d'oro, o a una sposa che si mostra senza veli, o a un pesce in una fontana, o a un'increspatura nel budino di riso"
Perfavore sapreste dirmi da quale novella del romanzo è tratto questo passo?

Ho davanti a me due edizioni diversi de "le mille e una notte" e ho cercato in lungo e in largo per tutto il web ma niente!!
Aiuto!!!!
 

Brethil

Owl Member
Come molti, anche io ero fermamente convinta che questo libro fosse una specie di raccolta di favole e racconti per bimbi ambientati in Oriente. Niente di più lontano dalla realtà.
Innanzitutto non si tratta di un libro adatto ai bambini, il paragone e la somiglianza con quello che è uno dei corrispettivi europei, ovvero le favole narrate dai Fratelli Grimm, è secondo me calzante in quanto in entrambi i casi i racconti sono farciti di quella che potremmo genericamente definire violenza (cannibalismo, decapitazioni etc in un caso mentre nell'altro abbiamo scarpette arroventate). Concordo con Lucripeta per l'estrema ripetitività della struttura narrativa ma nonostante ciò c'è anche molta originalità nel proporre storie fantasiose e personaggi simpatici.
Come voi, anche io penso che le varie favole sarebbero più adatte ad esser lette singolarmente e a distanza di tempo l'una dall'altra :wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ricordo di aver letto qualche favola molto tempo fa, anch'io le avevo trovate piuttosto ripetitive, tanto da non sentire il desiderio di proseguire la lettura. Forse dovrei seguire il consiglio di Brethil e provare a rileggerle una per una, a distanza di tempo l'una dall'altra :??
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
racconti che da una parte mi hanno sopreso, mi aspettavo tutt'altro :mrgreen: mentre dall'altra si sono rivelati spesso noiosi con ripetizioni continue (su tutte quella del malcapitato di turno trasformato in animale che viene salvato dalla figlia di chi lo raccoglie di strada :?? tutte streghe erano le donne? :?? )
lettura interessante e scorrevole, anche se nell'edizione che ho mancano sia Sinbad che i quaranta ladroni :paura:

4/5
 
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