Grangé, Jean-Christophe - I fiumi di porpora

ayla

+Dreamer+ Member
TRAMA:
Vicino a Grenoble, sede della famosa università, viene rinvenuto un cadavere orrendamente mutilato. Nella regione vicina viene profanata la tomba di un bambino di dieci anni scomparso in circostanze misteriose. I due casi sono destinati a intrecciarsi, così come i destini dei due poliziotti incaricati delle indagini, uomini di strada, violenti, dal carattere difficile e con un tumultuoso passato alle spalle.

Tralasciando la spiacevole sorpresina della mia edizione, mancano ben 35 pagine, (fortuna che ricordavo abbastanza bene il film, quindi so cosa mi sono persa:mrgreen:) sono rimasta soddisfatta dalla lettura.
Certo, se non avessi visto il film mi sarei goduta la storia molto più, avrei maggiormente apprezzato i colpi di scena, i macabri omicidi e, soprattutto, sarei rimasta col fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Il ritmo, però, è incalzante, veloce, anche se sapevo, bene o male, già tutto, mi sono ritrovata invischiata nelle indagini dei due protagonisti e non riuscivo a smettere di leggere. Quello che ho maggiormente apprezzato sono le descrizioni dei due investigatori, Pierre Niemans e Karim Abdouf, poliziotti direi anticonvenzionali, rappresentati senza pietà, in tutta la loro violenza e impulsività, metodici, efficaci ma dal temperamento bellicoso, combattono la violenza con la violenza, senza farsi tanto pregare.
L'ambientazione è un altro tassello che mi è piaciuto, molto particolare, difficile da dimenticare. E' suggestiva ed è ben resa, questa fumosa e antica cittadella universitaria, luogo d'elite molto chiuso, grondante di cultura, inchiodato tra i ghiacciai.
E' un thriller che merita, secondo me. Il finale, o meglio il killer, anzi, entrambi, non mi hanno pienamente convinta, troppo irreale, troppo tirato per i miei gusti, a parte questo, buon libro!
 

Meri

Viôt di viodi
Trama interessante e ben tratteggiata, forse dì il killer non convince totalmente, ma la lettura merita
 
Alto