Comencini, Cristina - Quando la notte

Meri

Viôt di viodi
Estate. Marina, sposata e con un bambino piccolo, arriva in montagna per trascorrere un mese di vacanza con lui. La casa in cui alloggia è fuori dal paese ed appartiene al solitario e cupo Manfred, guida alpina. Il piccolo piange e non dorme esasperando Marina. Finché una notte accade qualcosa nel suo appartamento. Manfred sfonda la porta, trova il bambino ferito e lo soccorre. Da quel momento ha inizio una sorta di indagine reciproca: Marina e Manfred hanno dentro delle ferite che cercano inutilmente di nascondere anche a se stessi.(Mymovies)

Ho visto il film fiduciosa, perchè avevo già letto il libro, ma sono rimasta delusa. Al film manca qualcosa che gli dia la giusta profondità.
 

Denni

New member
Io il libro non l'ho letto, però il film non mi è dispiaciuto
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Una Pandolfi che mi ha piacevolmente sorpreso, interpreta alla grande il ruolo di una donna problematica che gestisce come non dovrebbe il rapporto con il proprio figlioletto.
L’incontro con la scontrosa guida alpina è il fulcro del film, tutto giocato sui modi di condurre le relazioni umane, al limite, da una parte della chiusura e della goffaggine e, dall’altra, dell’esasperazione.
E’ una storia di amore, di solitudine, di angoscia e di vita.

Gran bel film, anche se concordo con il giudizo di Meri nel sostenere che manca qualcosa. La Comencini si tuffa nell'insondabile, negli abissi dell'animo umano, ma forse avrebbe dovuto osare di più.

Consigliato.
 

LadyT

New member
Libro molto intimo ...duro e particolare......

lo consiglio a tutti ...in particolare a tutte le madri

il film non l'ho visto
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Il libro non l'ho letto ma questo film l'ho trovato fuori dagli schemi, coraggioso per la delicata tematica.
E' l'incontro di due solitudini diverse, non servono tante parole per capirsi quando c'è qualcosa di inesprimibile ma nello stesso tempo di chiaramente evidente tra due persone in qualche modo simili, c'è forte empatia tra i due protagonisti, un'alchimia, che li fa sentire vicini anche nella lontananza, una sorta di affinità elettiva, molto poetico nell'apparente freddezza iniziale, io vedo emozione più nel silenzio e nel non contatto che in tanti gesti e in tante parole, a parlare sono gli sguardi.
Bravissimi i due protagonisti, mi sono piaciuti tanto tanto.
Una critica riguardo il finale: non ho trovato molto senso nel ritorno di lei da lui dopo tanti anni, mi è sembrato fuori tempo ormai.
Ci sono incontri che secondo me hanno il loro tempo per esprimersi, dopo tanto tempo c'è qualcosa che stona o forse sono io che sono troppo razionale.
 
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