Ibba, Giancarlo - La vendetta è un gusto

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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In una Cagliari invernale e cupa, un professore universitario viene ritrovato sezionato in settantasei pezzi, nel suo appartamento, ma questo è solo il primo di una serie di misteriosi, efferati delitti.
Perché tutto ciò? Chi mai può essere capace di tanta violenza? E, soprattutto, con quali motivazioni? I protagonisti della storia sono degli studenti universitari come tanti, come il protagonista, Lorenzo, i suoi compagni di appartamento, la sua ragazza July, che convive con l’amica Betta, e Stella, grande amica e compagna di Lorenzo alla Facoltà di Scienze Naturali. Ragazzi assolutamente normali, e pure ordinaria e banale è la Facoltà che frequentano, affollata di animali impagliati e scaffali con barattoli pieni di liquido in cui si conservano repellenti cadaverini traslucidi e mollicci, sale buie e un po’ tetre, un grande Acquario debolmente illuminato in cui nuotano pigramente cernie e murene. Ma, anche nella tranquilla quotidianità, follia e desiderio di vendetta sono pulsioni sempre in agguato nel più profondo della mente umana e pronte a esplodere, basta il giusto innesco...



Romanzo breve che si legge in due sessioni. La brevità non permetteva un approfondimento psicologico dei personaggi che infatti, in alcuni casi, rimane solo in superficie (su tutti lo stesso prof. Sforza). Non voglio sindacare sulla verosimiglianza della trama (la polizia e Ris inesistenti, la facilità di esecuzione dei delitti come se nulla fosse, il sangue che viene pulito via come se si avesse una bacchetta magica); mi limito a dire che è una lettura tutto sommato godibile, senza grosse pretese, scritta con uno stile ironico, caustico, a volte compiaciuto ma che calza a pennello su uno studente universitario un po' fantozziano, ecco.
L'ambientazione mi è piaciuta, permette l'immedesimazione facilmente per chi ha frequentato l'università. Mi ha ricordato l'insofferenza che provai anch'io per l'atmosfera che si respirava e per certi opinabili atteggiamenti accademici.
Per un attimo ho temuto che l'autore fosse ricorso al trito escamotage dello sdoppiamento della personalità ma per fortuna mi sono dovuto ricredere. Unico neo, forse, il fatto che l'assassino, essendo così pochi i personaggi, si intuisca agevolmente.
Il colpo di scena finale è invece apprezzabile.
Voto 3
 

Giancarlo Ibba

New member
Corcondo con la tua analisi del mio libro. In effetti, è un pò sopra le righe, poco realistico in certi passaggi e troppo breve per una descrizione migliore dei personaggi. In effetti, quando l'ho scritto, tutto immaginavo tranne che una futura pubblicazione. Questo ha comportato, inevitabilmente, una scrittura meno indirizzata al "lettore". In ogni caso, la mia intenzione era quella di scrivere una storia breve, di facile lettura, divertente e sarcastica. Ammetto di non aver mai pensato allo "sdoppiamento della personalità"... ne supponevo di poter suscitare questo "sospetto"! Per quanto riguarda polizia, Ris, sangue, mi avvalgo della licenza poetica. Ad ogni modo ti ringrazio di aver speso un pò del tuo tempo per commentare la mia opera. Ogni critica costruttiva è ben accetta.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
ciao Giancarlo, benvenuto e complimenti, sia per i risultati che per l'umiltà nell'accettare le critiche.
In bocca al lupo per il futuro
 
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