Mulligan, Robert - Il buio oltre la siepe

alessandra

Lunatic Mod
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Alabama, 1932. Atticus Finch, avvocato vedovo, vive nella cittadina di Maycomb, dove si occupa dei figli Scout e Jem, incuriositi dalla vita della città ed in particolare da un misterioso vicino di casa affetto da un disturbo mentale. Atticus, uomo dai saldi principi morali e umanitari, viene incaricato della difesa di Tom Robinson, servo di colore, accusato di avere violentato la figlia di Bob Ewell, agricoltore ubriacone e violento.
Tratto dall'omonimo romanzo di Harper Lee, al quale è piuttosto fedele nonostante gli inevitabili tagli, considerata l'epoca si tratta senz'altro di un film all'avanguardia, attento alla difesa dei fondamentali principi umanitari di uguaglianza e tolleranza, per lo meno come base, indipendentemente dall'andamento del processo. Molto bella e curata la parte dedicata a quest'ultimo e notevole il ruolo di un padre che, pur cosciente di esporre i figli, in tempi difficili, a notevoli rischi e alla diffidenza altrui, sceglie a qualsiasi costo di insegnar loro, con i fatti, ciò che è veramente importante. Film molto bello e ottima interpretazione di Gregory Peck. Curiosità: pare che James Stewart avesse rifiutato la parte poiché "troppo liberale" :OO
 

unkadunka

New member
Un caso in cui la trasposizione cinematografica non sminuisce un romanzo capolavoro.Grande interpretazione di Gregory Peck,film che credo abbia avuto difficoltà ad essere realizzato per le spinose tematiche in un periodo in cui la segregazione razziale era ben presente negli Stati del sud.Da vedere.
 

Roberto89

MODerato
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Il buio oltre la siepe (1962), regia di Robert Mulligan. Tratto dal romanzo omonimo.
Il film dura 2h10m, forse un tantino troppo. Molto bella la storia, un po' meno il modo in cui viene raccontata, bravo il protagonista (Gregory Peck) nella sua interpretazione.
Secondo me viene dedicato troppo spazio ai tre bambini, non so se nel libro ci sia una motivazione precisa che magari nel film non risulta. Ma appunto nel film la storia diventa un po' noiosa con parti quasi senza senso. Se l'obiettivo era mostrare il punto di vista dei bambini sulla vita, forse lo si poteva fare meglio (dovrei leggere il libro per capirci di più).
Tratta temi molto importanti, fra cui razzismo, convivenza fra bianchi e neri, pregiudizio, crescita. Probabilmente lo fa in modo "molto serio"; certo è difficile vedere questo film oggi con gli occhi di uno spettatore dell'epoca.

Su Rotten Tomatoes ha il 92% di critiche positive con un voto medio di 8,90/10. Ammetto che il mio voto sarebbe più basso, forse appunto per l'incapacità di mettermi dei panni di uno spettatore di quell'epoca, in quel contesto storico/culturale.
 
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