Sartre, Jean Paul - L'esistenzialismo è un umanismo

Jessamine

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Da IBS:
Preso tra i due fuochi della destra e della sinistra ufficiale, tra la requisitoria spiritualistica e perbenista e l'attacco virulento dei marxisti e del P.C.F., Sartre si adoperò, nell'ottobre del 1945, di fronte al pubblico del club Maintenant a spiegare con pazienza che cosa fosse l'"esistenzialismo ateo" da lui professato e a dimostrare l'inconsistenza delle accuse più grossolane che da entrambe le parti venivano lanciate. Nel 1946 la brochure nata da quella famosa conferenza cominciava a fare il giro del mondo.
Questo testo agile e parlato, che affronta il rischio non piccolo della semplificazione, ha avuto una grande importanza nella storia dell'esistenzialismo e della sua diffusione, e ad esso si richiamò direttamente Heidegger nella sua presa di posizione contro l'umanismo sartriano. Oggi una lettura critica dell'opuscolo aiuta a ripensare un momento saliente della polemica culturale del dopoguerra, ma soprattutto permette di valutare l'evoluzione ulteriore e i più maturi punti di approdo del filosofo francese
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Senza dubbio questo testo è da considerare un testo d'occasione, una semplificazione e, perché no, una volgarizzazione del pensiero sartriano, quale si trova a dover giustificare le sue prese di posizione davanti ad un pubblico non solo di filosofi, ma anche di persone comuni e non intellettuali. Tuttavia, nonostante lo stesso Sartre e la sua figliastra, Arlette Elkaim-Sartre affermino che questo testo non sia da considerare come introduttivo e propedeutico alle sue opere più critiche e strutturate, credo possa essere una utile lettura per avvicinarsi alle sue tematiche e al suo pensiero. Non sufficiente, certo, ma per chi fosse a digiuno di filosofia, penso possa essere un ottimo punto di partenza.
 
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