Kundera, Milan - L'immortalità

polly

New member
Kundera ha l'arte di dire nel modo più limpido le cose che è più difficile dire a se stessi. E in questo romanzo ha teso all'estremo questa sua capacità.
A partire dal semplice gesto di un braccio, da cui vediamo nascere - quasi davanti ai nostri occhi - un memorabile personaggio femminile, sino a figure di 'grandi uomini' come Goethe e Hemingway, colte nel proprio imbarazzo di fronte al loro ruolo di 'immortali', una tessitura musicale finissima di temi e di caratteri ci avvolge in queste pagine, che procedono per sorprese magistralmente scandite, al punto di introdurre uno dei personaggi più importanti proprio quando la narrazione si avvia alla fine. Se l'arte del romanzo ha oggi ancora una voce, è quella che ci parla e ci trascina dietro di sé in questo libro.


Di questo autore ho letto e amato solo L'insostenibile leggerezza dell'essere...le righe che ho riportato qui, mi avevano incuriosita, così l'ho preso...e stasera ho iniziato a leggerlo. Anche se sono ancora alle prime pagine, tutto mi fa pensare (e sperare) che non mi deluderà!
Qualcuno di voi lo ha già letto?
 
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Candy Candy

Active member
a me è piaciuto più dell'insostenibile leggerezza dell'essere...mi sono innamorata di hemingway e gothe e delle loro insicurezze e delle loro sicurezze 8)
 

skitty

Cat Member
Finito questa mattina... Sono rimasta collegata per tre giorni a queste pagine bellissime... non solo perché lo stile di scrittura è molto scorrevole, ed invoglia a scoprire come finiscono o si incastrano gli eventi, ma soprattutto perché in ogni episodio Kundera ha saputo spiegare con semplicità, eppure con tanta profonda riflessione, gli aspetti più svariati della vita di tutti noi.
Ha intercalato le storie di personaggi intrisi di emozioni e di passioni, a quelle di personaggi "immortali" come Goethe, Beethoven, Hemingway.
Un intrico sorprendente di pensieri ed azioni, che convergono poi sui nostri stessi pensieri ed i nostri stessi comportamenti, toccando i temi della passione, il tradimento, il rapporto con i figli, il tema del suicidio, il destino, il ritrovare sè stessi...

"La domanda non è forse il ponte della comprensione gettato da un uomo a un altro?"

"Solitudine: dolce assenza di sguardi".

"Perché solo questa per me è la vita vera: vivere nel pensiero dell'altro. Altrimenti sono morta già da viva".

Voto 5.
 

Jessamine

Well-known member
Terminato ieri sera, e, nonostante una lunga interruzione causata dallo studio, devo dire che mi è piaciuto veramente tanto.
Non avevo mai letto nulla di Kundera, ed ero molto curiosa di leggere qualcosa di suo.
Devo essere sincera, inizialmente non mi convinceva del tutto, lo trovavo scorrevole e con spunti di riflessione molto interessante, ma in qualche modo troppo frammentario, quasi non fosse stato terminato del tutto. Inutile dire che, superata la metà, quando ogni episodio, ogni personaggio, ogni frase, ha trovato la sua collocazione, rivelando sottilissimi legami, me ne sono del tutto innamorata.
Uno stile scorrevole, ma al tempo stesso intriso di poesia, a volte quasi nascosta, tanto da arrivare a sorprendermi.
Inutile dire che non vedo l'ora di leggere qualche altra cosa di Kundera.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
L'immortalità è un libro difficile, composto da tante parti, da tanti generi, filosofia, storia, critica, realtà e romanzo che si confondono tra di loro, tenendoti sempre sull'attenti e lo stesso si perde qualche pezzo, qualche passaggio. Entri ed esci dalla realtà fino a confonderle e non sapere più che livello stai leggendo. Un romanzo affascinante che non è facile codificare.
 

isola74

Lonely member
Devo ancora decidere se mi sia piaciuto o meno.
Indubbiamente l'esercizio di scrittura è molto interessante e anche l'idea di fondo visto che è come se Kundera ci facesse partecipare alla stesura del romanzo di cui noi stessi quasi diventiamo protagonisti. Ognuna delle 6 parti del libro tratta di un tema in particolare a partire dal volto umano così pieno di significati e sfaccettature, per passare al desiderio di immortalità, al contrasto fra due caratteri diversi ( Laura ed Agnes) all'amore vero e proprio. I personaggi si ripetono ma in un certo qual modo sempre in maniera frammentata... ed è questo che mi ha dato un po' di fastidio nella lettura. È nelle ultime due parti che tutto sembra collocarsi al proprio posto e anche i protagonisti che sembravano quasi personaggi passati di lì per caso, si incontrano e danno un valore alla loro presenza
È un libro sulla persona, sulla voglia di essere amato, di non essere dimenticato e anche contemporaneamente sulla paura di tutte queste cose
Bella la parte finale in cui tutto come un cerchio finisce dove è cominciato.
Posso dire che in fin dei conti più che la storia in sé, di questo libro va apprezzata l'idea e soprattutto la stesura. Sono le parole stesse il romanzo. Kundera ha dato vita a un'opera moderna e inconsapevolmente attuale.
 
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