Rattaro, Sara - Non volare via

Spilla

Well-known member
Il libro, a quanto dice la quarta di copertina, dovrebbe parlare di Matteo, bambino sorso, e delle difficoltà che la sua famiglia incontra nel difficile percorso di accettazione e aiuto che accompagna tutti i genitori di bambini affetti da disabilità. Questa era la tematica che mi interessava e che mi ha spinto ad acquistare il libro.

Beh, di fatto la vicenda è tutt'altra. L'autrice, in puro stile Harmony, spreca gran parte del libro a raccontare (e in modo così scontato...!) la storia d'amore adolescenziale tra Alberto, futuro padre di Matteo, e Camilla. La storia finisce quando lei sceglie di vivere all'estero per fare la ballerina, ma Alberto non elabora mai questa separazione, e quando (quindici anni dopo!!!!!) i due si incontrano...

Inserisco decisamente questo tra i libri che mi hanno deluso. La tematica che doveva guidare il libro rimane sempre relegata ai margini. Alcune riflessioni, vere e profonde, sulla sordità e sull'impatto che questa può avere sulla famiglia, sono chiaramente frutto di letture o di voci "altre" e non dell'autrice, che per il 95% del libro non riesce a trovare una voce minimamente originale.
 

Lucianamus

New member
Rispondo perchè mi ha stupito questo commento poichè a me Non volare via è piaciuto moltissimo. L'ho trovato intelligente e delicato. La scrittura della Rattaro mi coinvolge molto e la trovo originale e commuovente. Luciana
 

Spilla

Well-known member
Ovviamente i gusti sono personali e indiscutibili. Ammetto di essere una lettrice viziata, leggere questo libro nello stesso momento in cui leggevo Dickens, Nemirovsky e Calvino mi ha immediatamente fatto percepire una distanza incolmabile.
Ma, al di là degli odiosi confronti con i Grandi della letteratura, il libro doveva trattare una tematica che mi è molto cara, che decisamente meritava un altro respiro, diverso da questo lungo e mellifluo romanzetto, e un altra profondità-

Ripeto, questa è, indiscutibilmente, un'opinione personale...
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Spilla, stranamente non sono d'accordo con te! Penso che questo libro sia un buon approccio al tema "genitori VS disabilità"... è vero, le considerazioni sulla sordità non sono niente di trascendentale, ma per chi è totalmente fuori da queste problematiche potrebbe essere un buon inizio... come sai, anche a me questo tema è molto caro e ti confesso che, leggendo le pagine di "non volare via" mi è sembrato di risentire stralci dei racconti di mia madre quando in ospedale c'ero io di appena pochi mesi. Poi posso essere d'accordo con te sul fatto che le pagine dedicate alla storia adolescenziale siano troppe, ma comunque una spiegazione era necessaria, a mio parere, per far capire da dove fosse sbucata fuori questa Camilla.
A me la Rattaro piace molto, mi piace il suo modo di scrivere e soprattutto la sua capacità di immedesimarsi nelle vite e nelle sensazioni altrui... per chi non ha vissuto una determinata situazione può essere molto difficile calarvisi dentro e descriverla. Tu dirai:"può non farlo", ma meglio parlare in modo esatto ma incompleto, piuttosto che non parlare affatto... o no?
 

Spilla

Well-known member
Sì, certo, questa può essere una lettura. Ed è bello che tu voglia vedere il lato positivo. Credo che l'autrice abbia di fatto ascoltato alcuni racconti e li abbia utilizzati poi nel libro. Qui e là ho sentito di sicuro alcune vocine risuonare. ma ho trovato comunque tutto molto superficiale.
Che ne dici, ti pare possibile che un bambino che ha antenne sensibilissime non si accorga della crisi tra i suoi genitori o della sofferenza della sorella maggiore? Che le difficoltà di due genitori di fronte ai problemi di un figlio siano così inconsistenti?
La storia d'amore tra il padre in crisi e la sua ex improvvisamente tornata ci stava tutta. Ma è diventata l'unica vera ragione del libro, che si è trasformato in romanzetto rosa.
Non ti so spiegare, ma questo libro mi ha fatto davvero arrabbiare. Mi capita raramente, ma in quei casi faccio fatica a liberarmi da questa sensazione :boh:
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Mmmm.... io credo cehe il bambino, sebbene piccolo, a suo modo colga benissimo i problemi tra i genitori e quelli della sorella... non so... mi sa che tra un po' di tempo dovrò rileggerlo e rianalizzarlo a mente fredda.
 
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