Il protagonista,interpretato da Pierfrancesco Favino,è un ingegnere proprietario di una fabbrica (ereditata dal padre) nel campo dell'energia rinnovabile che si trova a dover combattere con la crisi e con le banche che non gli fanno più credito.
Potrebbe risolvere la sua situazione con l'avallo della ricca (e presuntuosa) suocera,ma lui non ci sta a sottomettersi e vuole farcela da solo.
La crisi lavorativa compromette anche la vita coniugale, la moglie si sente trascurata e lui sospetta di essere tradito...
Il problema di fondo tra i due è la perdita della comunicabilità che invece prima c'era.
La storia si svolge a Torino e la pellicola non ha colori vivi, proprio per rappresentare il grigiore che invade i protagonisti.
Ho già detto troppo. Vi invito a vederlo,anche se è drammatico,è ben recitato...(ma io forse sono di parte perché adoro Favino :wink.
Mi piacerebbe poi commentare con voi il finale.
Potrebbe risolvere la sua situazione con l'avallo della ricca (e presuntuosa) suocera,ma lui non ci sta a sottomettersi e vuole farcela da solo.
La crisi lavorativa compromette anche la vita coniugale, la moglie si sente trascurata e lui sospetta di essere tradito...
Il problema di fondo tra i due è la perdita della comunicabilità che invece prima c'era.
La storia si svolge a Torino e la pellicola non ha colori vivi, proprio per rappresentare il grigiore che invade i protagonisti.
Ho già detto troppo. Vi invito a vederlo,anche se è drammatico,è ben recitato...(ma io forse sono di parte perché adoro Favino :wink.
Mi piacerebbe poi commentare con voi il finale.