Crane, Stephen - Maggie:una ragazza di strada

bouvard

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AUTORE: Stephen Crane (1871-1900) nella sua pur breve vita fu autore di importanti opere nella tradizione del realismo letterario come anche di esempi di naturalismo ed impressionismo in letteratura. Stephen Crane è considerato dalla critica moderna come uno dei più innovativi scrittori della sua generazione (da Wikipedia).

La trama di questo libro, probabilmente, non è tra le più originali - una bella ragazza cresce come "un fiore in una pozzanghera" nella famiglia sbagliata e nel quartiere sbagliato, finendo col diventare una prostituta - eppure se la trama non brilla per originalità, originali sono, senz'altro, il linguaggio e lo stile con cui Crane ha scritto questo romanzo.
Il linguaggio è, infatti quello della strada, di un quartiere povero e violento dove i bambini imparano da piccoli "la legge del più forte" e dove la famiglia non è un nido accogliente dove tornare, ma un luogo in cui buscare altre botte.
Crane rende efficacemente tutta la povertà, l'inadeguatezza e la miseria di un simile linguaggio nella ripetizione monotona, quasi ossessiva, delle frasi, in cui i vari personaggi cadono, nel momento in cui sono costretti ad esprimere con le parole il loro pensiero, invece, di esprimerlo con la violenza delle mani come generalmente sono abituati a fare.
Nello stile di Crane colpisce la sua ironia, che non risparmia nessuno dei personaggi, neppure quelli che compaiono nel libro solo per poche righe, come il prete che cambia bruscamente strada pur di non rischiare di dover salvare un'anima in difficoltà.
Originale, anche, il modo in cui la storia di Maggie ci viene narrata. La sua storia ed il suo dramma non ci vengono, infatti, narrati direttamente, ma si dispiegano e chiariscono attraverso la narrazione di ciò che avviene nella sua famiglia, nel quartiere, intorno a lei. Bellissimo il capitolo in cui Maggie ormai divenuta una ragazza di strada attraversa diversi quartieri della città in cerca di un cliente, Crane, in questo capitolo, non la chiama mai per nome e non ci dice cosa è diventata, ce lo lascia intendere attraverso la reazione e i commenti della gente che incontra.
Lettura breve (meno di novanta pagine), ma piacevole ed interessante.

"Ma quando ragionava con se stesso e capitava in meandri del proprio pensiero mai prima incontrati, gli succedeva di giungere, quasi, alla conclusione che sua sorella sarebbe rimasta più fedele al bene se qualcuno le avesse insegnato cosa il bene fosse"
 
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