Greer, Andrew Sean- La storia di un matrimonio

isola74

Lonely member
Dalla quarta di copertina:

"Crediamo tutti di conoscere le persone che amiamo": così Pearlie Cook comincia a raccontarci gli incredibili sei mesi che sono stati, per il suo matrimonio, una sorta di inesorabile lastra ai raggi X. Siamo nel 1953, in un quartiere appartato e nebbioso di ex militari ai margini di San Francisco, e tutto nella vita dei Cook parla ancora della guerra: la salute cagionevole di Holland, i ricordi tormentati di lei, le loro abitudini morigerate e un po' grigie. Una vita per il resto normalissima, come sottolinea la voce ammaliante di Pearlie - mentre la sua testa scoppia di pensieri che forse, via via che si disvelano, preferiremmo non ascoltare. Eppure li leggiamo con avidità, rassicurati dal fatto che lei, palesemente, ha intenzione di dirci proprio tutto. Perché, allora, ci sentiamo invadere da un'ansia arcana, da un senso di vertigine e di smarrimento, come davanti a certe atmosfere torve di Edgar Allan Poe? Non solo per il susseguirsi di colpi di scena che ci avvincono a ogni riga sino a condurci all'unico finale davvero imprevedibile. Non solo per l'uomo venuto dal passato, per la lettera che colpisce come un pugno, per i terribili segreti che si dischiudono a uno a uno... Sarà allora per la dolorosa lucidità con cui la narratrice riesce a indagare la distanza che separa ciascuno di noi dagli altri? O perché a ogni pagina ci chiediamo: come fa Pearlie a sapere tutte queste cose - di noi?

Se dopo aver letto la quarta di copertina non siete ancora corsi a comprarlo non so cosa aggiungere:wink:
A me è piaciuto molto, l'ho trovato scorrevole e accattivante.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Di questo scrittore avevo letto Less, con il quale questo romanzo ha in comune il finale inatteso e ben architettato. Il protagonista di Less è un uomo nel quale Greer si è immedesimato molto bene; nel caso de La storia di un matrimonio ha fatto una scelta azzardata, dando voce a una donna che scopre un profondo segreto che riguarda il marito (e anche lei) e reagisce con una certa lucidità. Ho avuto la strana sensazione di una narrazione allo stesso tempo fredda e profonda. La penna sensibile di Greer indaga a fondo e in maniera credibile nell'animo di Pearlie, ma forse proprio la lucidità di lei dopo aver scoperto certe cose (considerato anche che il libro è ambientato negli anni '50) all'inizio mi ha spiazzato, nel senso che non mi è parsa molto realistica. Allo stesso tempo però ho trovato positivo il fatto che la protagonista appaia come una donna così aperta, e mi è piaciuto il modo naturale e delicato con cui si parla di omo/bisessualità, come se l'ambientazione fosse attuale. I personaggi, protagonista compresa, sono ambigui, nel senso che fingono di continuo e ciò crea tensione nel lettore, che si chiede chi scoprirà cosa, come e quando. Un bel romanzo interessante.
 

MonicaSo

Well-known member
"Crediamo tutti di conoscere le persone che amiamo" ... così Pearlie Cook comincia a raccontare del suo matrimonio, del marito, della guerra.
Perlie racconta a noi e a se stessa... ci svela tutti i suoi pensieri e man mano scopriamo che la sua vita e il suo matrimonio tanto "normali" non sono mai stati... colpi di scena, situazioni inaspettate e incredibili che non mi sarei mai aspettata. Il romanzo mi ha fatto riflettere sull'importanza delle scelte che possono cambiare un'intera vita e anche la vita di chi ci vive accanto.
Ho promosso questa storia con 4 stelle
 
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