Oleotto, Matteo - Zoran, il mio nipote scemo

elisa

Motherator
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Siamo ai confini nord orientali dell'Italia, in quel lembo del Friuli dove si intrecciano varie culture e lingue che però hanno tutte un filo conduttore: il vino. Paolo Bressan appartiene a quella terra, cinico e grezzo, rozzo anche nei sentimenti, incapace di mostrare un minimo di empatia umana anche nei confronti di chi gli vuole bene. Sul suo cammino costellato da "tagli" incrocia un nipote sloveno, Zoran Spazzapan, cresciuto con una nonna che gli ha insegnato a fare sempre centro a freccette e che ha imparato un italiano aulico in vecchi romanzi oramai dimenticati da tutti.
Zoran gli viene dato in affidamento in attesa di trovargli una casa famiglia. Riuscirà questo adolescente "strano" e candido ma di grande talento a portare un po' di calore in questo gigante burbero e insensibile?

Io sono nata e cresciuta in mezzo a queste terre per cui sono un po' di parte anche se convengo che la commedia che il regista ha costruito intorno a Battiston e allo straordinario Zoran è divertente e sicuramente di successo. Che gli auguro anche qui sul forum. Niente di originale ma sicuramente molto indovinato il tratto territoriale e la storia quasi esotica di queste zone vocate al vino e alla introversione.
 
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giovaneholden

Guest
Era dai tempi di Pane e tulipani che una commedia "anomala"non mi faceva divertire così tanto! Molti sono i punti di contatto con lo splendido film di Soldini,non ultimo il modo di parlare di Zoran imparato dai libri in italiano,che ricorda il modo forbito di esprimersi del cameriere interpretato da Bruno Ganz. Auguro a questo film lo stesso successo.
 
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