Per chi è appassionato di vino, in modo consapevole e non è un esperto, questo è il libro adatto. Parla dei vitigni e dei vini che da essi sono tratti in modo scorrevole con tanti aneddoti anche storici ma anche facendo un excursus in quelle che sono le tendenze odierne del fare e del bere vino. Scanzi è un sommelier oltre che giornalista e scrittore per cui dà anche delle dritte su come degustare il vino non senza ironia per quelli che lo fanno in maniera teatrale o per chi ama le troppe frequentazioni televisive. Poi c'è pure l'aspetto legato al marketing, al recupero dei vitigni autoctoni, alla storia di grandi vini italiani, alle tendenze di mercato che da una parte cercano di accontentare un gusto globalizzato con molti interventi in cantina e dall'altra parte chi vuole mantenere il vino con la sua storia e il suo terroir con maggior attenzione alla tradizione e all'unicità del vitigno. Consigliato quindi ai neofiti, agli appassionati e ai curiosi, perché il vino è cultura, storia, piacere, convivialità e tanto altro ancora.
