Questo film è tratto da un racconto di Chiara Gamberale edito nel 2008 dal Corriere della sera per la versione Corti di carta.
Siccome durante la visione non ricordavo la storia, giorni fa l'ho riletto...ero curiosa di scoprire se la mia memoria fa davvero così cilecca o se era stata stravolta dal regista/sceneggiatore.
La seconda ipotesi si è rivelata quella giusta, infatti nel film i protagonisti sono stati esasperati per renderli più caricaturali e più attuali.
Nina (la protagonista) è interpretata da Valentina Lodovini,mentre Alessandro Preziosi riveste il ruolo di Giulio, un ricco e arrogante avvocato,un po' maschilista...ce l'ho visto bene nella parte.
Ma il personaggio che fa davvero ridere (per non piangere,ovvio :wink
è Simonetta (Eva Riccobono) che nel racconto resta all'ombra del marito Giulio (che qui invece è solo fidanzato) con il suo travisare quello che dice Bernardo, scrittore e intellettuale, compagno di Nina. E in più qui c'è Geppi Cucciari, nel ruolo dell'amica storica di Nina, che con le sue battute rende più piacevole la visione.
Il finale del film riprende un evento che accade nella storia, ma nel racconto non c'entra Nina.
La passione del titolo poi riguarda quella che nasce tra i protagonisti ed è sinistra (pericolosa) perché coinvolge le loro differenze politiche,sociali e culturali.
Non posso dire che il libro sia migliore, perché il film, pur non avendo ripreso la vera storia, si lascia guardare...se il regista avesse seguito la trama alcune scene non sarebbero state divertenti, però nel racconto ho preferito i riferimenti politici che la Gamberale riporta e qui sono assenti forse per non appesantire la visione.
Siccome durante la visione non ricordavo la storia, giorni fa l'ho riletto...ero curiosa di scoprire se la mia memoria fa davvero così cilecca o se era stata stravolta dal regista/sceneggiatore.
La seconda ipotesi si è rivelata quella giusta, infatti nel film i protagonisti sono stati esasperati per renderli più caricaturali e più attuali.
Nina (la protagonista) è interpretata da Valentina Lodovini,mentre Alessandro Preziosi riveste il ruolo di Giulio, un ricco e arrogante avvocato,un po' maschilista...ce l'ho visto bene nella parte.
Ma il personaggio che fa davvero ridere (per non piangere,ovvio :wink
è Simonetta (Eva Riccobono) che nel racconto resta all'ombra del marito Giulio (che qui invece è solo fidanzato) con il suo travisare quello che dice Bernardo, scrittore e intellettuale, compagno di Nina. E in più qui c'è Geppi Cucciari, nel ruolo dell'amica storica di Nina, che con le sue battute rende più piacevole la visione.Il finale del film riprende un evento che accade nella storia, ma nel racconto non c'entra Nina.
La passione del titolo poi riguarda quella che nasce tra i protagonisti ed è sinistra (pericolosa) perché coinvolge le loro differenze politiche,sociali e culturali.
Non posso dire che il libro sia migliore, perché il film, pur non avendo ripreso la vera storia, si lascia guardare...se il regista avesse seguito la trama alcune scene non sarebbero state divertenti, però nel racconto ho preferito i riferimenti politici che la Gamberale riporta e qui sono assenti forse per non appesantire la visione.
