Morante, Laura - Ciliegine

Meri

Viôt di viodi
Amanda ha una relazione complicata con Bertrand e il genere maschile, troppo distratto, egoista e svagato per una donna come lei, generosa, impegnata e (ir)ragionevole. Delusa una volta di troppo, pianta il fidanzato alla vigilia di Natale davanti a una torta senza più ciliegina. Florence, amica indulgente e moglie di uno psicanalista 'creativo', raccoglie le confidenze di Bertrand e accorre in aiuto di Amanda, coinvolgendola sulla pista di un circo 'affittata' per la notte di San Silvestro. Al veglione Amanda incontra Antoine, un uomo sensibile e garbato lasciato dalla moglie a un passo dall'anno che verrà. Convintasi in poche ore, troppo vino e tante chiacchiere dell'omosessualità di Antoine, ne diventa amica e confidente, smettendo fissazioni, fanatismi e pregiudizi di 'genere'. Colpita dall'improvvisa 'trattabilità' dell'amica, Florence viene persuasa dal marito a lasciare ad Amanda la propria convinzione. Tra equivoci e mascheramenti, Amanda mangerà foglia e ciliegina, scoprendo l'amore e l'eterosessualità di Antoine.(MyMovies)

Carina la storia e la Morante è bellissima.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
All'inizio ero un po' perplessa, poi però la mia attenzione si è assai risvegliata, nel momento in cui il film ha assunto le sembianze di una divertente e piacevole commedia degli equivoci. Forse la Morante avrebbe potuto osare di più in questo senso: l'argomento si potrebbe prestare ad una maggiore verve e "brillantezza". Tuttavia in fin dei conti mi è piaciuto. Come esordio non c'è male, è una commedia simpatica, fine e intelligente e come attrice, nella parte dell'isterica insoddisfatta, lei è molto brava e credibile. Alcuni personaggi sono riuscitissimi, come l'analista marito dell'amica...indimenticabile la scena in cui si taglia i peli del naso sciorinando con nonchalance teorie psicoesistenziali :mrgreen: Lo consiglio.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
dal cineforum

All'inizio sembra la versione femminile di un film di Woody Allen, stesse nevrosi e manie assurde della protagonista, stesso parlarsi addosso con l'amica del cuore, stessa ambientazione da grande città con le code per il cinema e il trovarsi ai ricevimenti a coppie poi dopo la metà vira su Ozpetek per quella leggerezza nel trattare alcuni argomenti inserendoli in ambienti creativo borghesi. Niente di originale, alla fine tutto quel parlarsi stanca un po' e la commedia degli equivoci con retroscena psicoanalitico è un pretesto per un cinema un po' fine a sé stesso. Un paio di trovate divertenti, il resto è già visto e stravisto. Sinceramente non se ne sentiva la mancanza.
 
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