Martinelli, Renzo - Vajont. La diga del disonore

mame

The Fool on the Hill
Rivisto ieri sera per la seconda volta in occasione del cinquantesimo anniversario della tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963. Un film che io trovo straordinario, per il senso di tragedia incombente che si vive fin dall'inizio, negli sguardi tesi e complici di chi ha tessuto la trama di questo disastro, nelle parole di subdola costrizione di chi prevaleva con le ragioni della gloria sulle parole oneste di chi quella tragedia voleva evitarla. Si incontrano personaggi forse romanzati, forse realmente esistiti, le cui vite comuni si intrecciano con la costruzione della diga di cui alla fine diventeranno vittime. Ma ironia della sorte, il più grande colpevole di quelle duemila morti, Alberico Biadene, alla fine quasi la fa del tutto franca.
Terribile pensare alla morte orribile che ha colpito quegli innocenti, la paura devastante che devono aver provato un attimo prima di morire nel vedere quella spaventosa parete di acqua e fango abbattersi su di loro per spazzare via i loro corpi, le loro esistenze tranquille, lasciando di loro soltanto un nome e un ricordo tra gli scampati che li avevano conosciuti.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Visto alle medie proprio l'anno che uscì, nel 2001.
Sul film, attori e altro non posso dire nulla, è passato troppo tempo, ma ricordo che mi aveva impressionata tantissimo, ci sono delle scene che mi si sono conficcate nella testa e me lo ricordo ancora perfettamente.
Dovrei rivederlo e lo farò, in internet ho letto un paio di critiche, se non di più, abbastanza pungenti.
 
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