Un'opera grandiosa questa del regista americano che porta sullo schermo il personaggio di Falstaff che Shakespeare rappresenta nell'Enrico IV e V e nelle Allegre comari di Windsor. Il Falstaff di Orson Welles è un uomo giunto alla fine dei suoi anni scioperati, influente con il suo stile di vita sul giovane principe, consapevole della sua falsità e dei suoi eccessi, che muore quando il principe appena divenuto re lo ripudia. E' un personaggio estremo, senza limiti nell'interpretazione di Welles, così come complesso è lo stesso montaggio del film, pieno di soluzioni tecniche, inquadrature ardite, scene grandiose.
E' un film difficile, ancora oggi poco compreso nella sua articolazione perché assolutamente geniale, pecca troppo d'arte e questo nel cinema è un limite. Vederlo richiede preparazione anche se il piacere di sentire declamare sir John Gielgud o vedere il luciferino Falstaff lasciarsi andare ai bagordi è impagabile.
E' un film difficile, ancora oggi poco compreso nella sua articolazione perché assolutamente geniale, pecca troppo d'arte e questo nel cinema è un limite. Vederlo richiede preparazione anche se il piacere di sentire declamare sir John Gielgud o vedere il luciferino Falstaff lasciarsi andare ai bagordi è impagabile.