Ismail è un rifugiato politico iraniano che vive in Olanda e che ripercorre la sua storia e quella del suo paese di origine a partire da dei manoscritti in scrittura cuneiforme che ha scritto suo padre analfabeta e sordo ispirandosi a quelli sacri rinvenuti in una grotta sul monte Zafferano, vicino al paese in cui è nato.
Negli scritti del padre si ripercorre la storia persiana a partire dallo scià Reza Khan fino ad arrivare ai giorni nostri, quando Ismail intreccia la sua storia, quella dell'ultimo scià, di Mossadeq fino alla rivoluzione e all'instaurarsi del regime degli ayatollah.
Kader Abdolah scrive in olandese e lo si nota nella prosa lineare, chiara nell'intreccio, accurata nella costruzione. Indubbiamente molto interessante e ben scritto, aiuta a capire gli avvenimenti introducendo anche un po' di racconto favolistico che impreziosisce la storia rendendola affascinante come uno dei tappeti che annoda il protagonista.
Negli scritti del padre si ripercorre la storia persiana a partire dallo scià Reza Khan fino ad arrivare ai giorni nostri, quando Ismail intreccia la sua storia, quella dell'ultimo scià, di Mossadeq fino alla rivoluzione e all'instaurarsi del regime degli ayatollah.
Kader Abdolah scrive in olandese e lo si nota nella prosa lineare, chiara nell'intreccio, accurata nella costruzione. Indubbiamente molto interessante e ben scritto, aiuta a capire gli avvenimenti introducendo anche un po' di racconto favolistico che impreziosisce la storia rendendola affascinante come uno dei tappeti che annoda il protagonista.