I G.L. - La Sovrana Lettrice (Bennett, A.)

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elydark

New member
Ok si ricomincia con i commenti dei partecipanti al gruppo di lettura!
 
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Lentina

Mobile Member
Grazie ely!! :)
Eccomi pronta a discutere di questo libro. Allora, a me è piaciuto molto. Se la Regina fosse davvero come è descritta qui, sarebbe davvero molto divertente! Poi, mi è piaciuto anche perchè sottolinea molto come i libri riescano a conquistarti al punto da non staccarti più fino a quando non si è finito!! E' un libro molto semplice, nel senso che è molto scorrevole e mai stancante.
 

Chicca

New member
Un grande racconto o un piccolo romanzo,comunque piacevole,simpatico,arguto.Non ho letto altri libri di Bennett,quindi non conosco questo scrittore,è stato originale e furbo nel scegliere Elisabetta come personaggio del suo libro.In modo succinto ha rispettato i canoni:un minimo di vicenda,il buono,il cattivo,il riscatto finale e un minimo di genialità per concludere.Si,nella seconda parte,durante il ricevimento per gli ottant'anni,l'autore mi è sembrato più sciolto e il libro ne ha guadagnato. Nella libreria lo terrei negli scaffali più bassi.Chicca.
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Il libro mi ha divertito molto, mi piace la scrittura di Bennett anche se credo che la traduzione sia difficile in quanto l'ironia spesso è molto sottile. L'ho pensato come un quadro satirico sull'ignoranza della classe politica del paese, che calza a pennello anche per noi in Italia. Con molta lievità e senza mai scendere di stile ne ha fatto un ritratto impietoso e la battuta finale della regina non può che essere l'unica risposta che una persona intelligente e preparata può dare vedendo il livello politico da cui è circondata.
Bravo Bennett e alla sua satira elegante ed ironica.
 
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Alfredo_Colitto

scrittore
Letto ieri. Anche a me è piaciuto molto. Concordo con elisa che il compito del traduttore non è stato facile, perchè è un libro dall'umorismo molto "inglese". Mi piace la figura di Norman, ma soprattutto quella della regina, una donna il cui compito istituzionale è quello di "sembrare" umana ma non necessariamente esserlo, che impara a diventare una persona e a conoscere gli altri attraverso la lettura. Se il libro si fosse fermato qui sarebbe stato deludente. Mi è piaciuto molto invece il fatto che la lettura è qualcosa che prepara all'azione, e poi, al momento giusto va messa da parte per agire, appunto.
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Rialacciandomi a quello che dice Alfredo solo Norman e la Regina, in effetti, attraverso la lettura riescono a modificare il proprio pensiero e la propria situazione, tutti gli altri personaggi sembrano delle marionette a cui ognuno tira i fili.
E poi trovo geniale che Bennett riesca attraverso un'unica battuta a definire tutta una cultura, ad esempio il fatto che Norman non sia riuscito a fare carriera e sia sempre relegato in cucina viene giustificato dall'attendente con il fatto che non è abbastanza carino.
Interessanti poi le critiche letterarie della regina, alcuni autori, come Henri James vengono letteralmente massacrati.
 

zolla

New member
nel gioco dei riallacci mi inserisco anche io...in effetti le critiche agli autori sono sempre puntuali e ficcanti e piene di arguzia
 

Lentina

Mobile Member
Anche io la penso come Alfredo sul fatto della sottolineatura che i libri preparano all'azione... effettivamente è vero, molte azioni vengono compiute sotto la "spinta" dei libri! :)
Comunque sì anche le critiche fatte in maniera velata (anche se non troppo) agli altri autori sono fatte in maniera simpatica!
 
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zaratia

Sideshow
Io sono a pag. 40 del libro. Non sto trovando un piacere particolare alla lettura. PErò viaggiornerò non appena l'avrò terminato!
 

Alfredo_Colitto

scrittore
mettiamo l'avviso sulla trama a inizio topic? quello che ho suggerito prima è in stile wikipedia: "attenzione, in questo topic verrà rivelata del tutto o in parte la trama del libro". Ma si può mettere anche un'altra cosa, l'importante è che chi entra sappia.
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
mi è piaciuta molto anche la descrizione del vecchio maggiordomo, igiene scarsa compresa, e l'idea che l'unica persona che possa avere influenza sulla regina possa essere lui. Nella cultura inglese il maggiordomo c'è sempre.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Vado avanti con le riflessioni: la lettura come liberazione, la regina passa da un ruolo, usa sempre il plurale majestatis, ad essere persona, a riprendere in mano se stessa ed il proprio pensiero.
In questo libro c'è racchiuso tutto il piacere e l'anima di un lettore.
 

evelin

Charmed Member
Sono a meta' libro, per ora lo trovo molto piacevole si fa leggere bene, mi piace come sono descritti i personaggi, daro' un giudizio piu' completa non appena lo finisco.
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Anche a me è piaciuto molto l'uso del noi da parte della regina che poi riprende in mano se stessa. E ho riso quando comincia a usarlo anche Norman (non come plurale maiestatis ma intendendo "io e la regina") Gli altri, sentendogli dire di un libro: "l'abbiamo letto", restano a guardarlo preoccupati. Il libro è una serie continua di ironie sottili come questa.
 

zaratia

Sideshow
Alfredo_Colitto ha scritto:
Anche a me è piaciuto molto l'uso del noi da parte della regina che poi riprende in mano se stessa. E ho riso quando comincia a usarlo anche Norman (non come plurale maiestatis ma intendendo "io e la regina") Gli altri, sentendogli dire di un libro: "l'abbiamo letto", restano a guardarlo preoccupati. Il libro è una serie continua di ironie sottili come questa.

ma in inglese si usa il vos majestatis?
 

Alfredo_Colitto

scrittore
ma in inglese si usa il vos majestatis?
Vos nel senso di voi? Non credo, perchè in inglese sarebbe comunque un troppo prosaico "you". Se non sbaglio ci si rivolge ai sovrani in terza persona. tipo: "Cosa desidera sua maestà?" e il sovrano risponde, togliendosi la corona: "desideriamo che qualcuno ci gratti la pelatina."
Il che non vuol dire che un traduttore italiano non possa scegliere di usare il voi, che da noi è (era) un segno di rispetto.
 
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zaratia

Sideshow
Alfredo_Colitto ha scritto:
ma in inglese si usa il vos majestatis?
Vos nel senso di voi? Non credo, perchè in inglese sarebbe comunque un troppo prosaico "you". Se non sbaglio ci si rivolge ai sovrani in terza persona. tipo: "Cosa desidera sua maestà?" e il sovrano risponde, togliendosi la corona: "desideriamo che qualcuno ci gratti la pelatina."
Il che non vuol dire che un traduttore italiano non possa scegliere di usare il voi, che da noi è (era) un segno di rispetto.

quindi l'ironia che si nasconde dietro al giochino del noi è un'idea del traduttore, non dell'autore!
 
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Alfredo_Colitto

scrittore
no, non credo. il "noi" secondo me è così nell'originale.
Aggiungo che l'ho trovato tradotto piuttosto bene (del resto Adelphi è nota per scegliere con cura i traduttori)
 
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