Lansdale, Joe R. - La notte del drive-in

Alfredo_Colitto

scrittore
In questo libro sono raccolti insieme "Drive-in" e "Drive-in 2. Immaginatevi il più grande drive-in mai esistito: l'Orbit. Siamo in Texas, è un venerdì sera e l'Orbit è stipato di gente che sgomita per popcorn e Coca-Cola, pregustando la Grande Nottata Horror. Ma sul più bello, il drive-in stesso si trasforma in un film dell'orrore. Con gli spettatori come involontari, esterrefatti protagonisti. Dove sono finite le stelle? Perchè chi si avvicina ai confini del drive-in muore orribilmente? Nell'Orbit trasformato in lager una folla instupidita, imbarbarita, è costretta per settimane a nutrirsi di schifezze e vedere senza interruzione "La notte dei morti viventi", sotto la sferza del mostruoso Re del Popcorn, sintesi di tutti gli orrori dell'ossessione al consumo. "Drive-in" ha un seguito in "Drive-in 2", dove vediamo i personaggi sopravvissuti aggirarsi in un paesaggio irriconoscibile: dopo l'Orbit e i suoi dèi dementi qualcosa è definitivamente cambiato, sul pianeta Terra.

Devo dire che all'inizio non mi aveva preso. E' talmente demenziale che ho fatto fatica a entrare nella storia. Poi, una volta salito a bordo, è stata tutta una cavalcata sulle montagne russe, fino alla fine.
 
Ultima modifica di un moderatore:

gio84

New member
andare alla feltrinelli con un'amica, trovare una copia di questo libro, sfogliare le prime pagine e leggere: "Traduzione di Alfredo Colitto" e dire: "lo conosco"...
non ha prezzo!
 

Yobs

H. Collins
Ho finito il primo...

Bello, forse un pò crudo, alla Stephen King...

Adesso inizio il secondo...

Al momento però Hap e Leonard sono un gradino sopra...
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Mi giudico neofita per quanto riguarda questo genere di libri. Io l'horror me lo schifo pure al cinema, tanto per dire. Siccome ho apprezzato la scrittura di Lansdale nella serie con Hap&Leonard, incuriosita (lo devo anche ad un gruppo di persone appassionate di Joe) ho voluto sperimentare questa lettura.
Mi ha all'inizio incuriosita e sono partita con entusiasmo, ho avuto un breve momento di insicurezza ma la storia si stava facendo talmente avvincente che ... m'è scappato di finirmelo d'un botto!
Non mi è stato comunque facile... perchè, ripeto, per me è un genere, uno stile, una fantasia totalmente nuova. Non leggo neanche i fantasy, preferisco vedermi i film. Forse non ho abbastanza fantasia "mentale". Non l'avrei mai detto, ma chissà magari facendo un po di pratica, apprezzerò meglio eventuali future letture sul generis. Intanto domani vado in biblio e mi prendo La notte del drive in 3, ovvio!!!
Nota: m'è piaciuta la Postfazione di Ammaniti.
 

Cozza Taddeo

New member
E' stato il primo libro che ho letto di Lansdale e mi ha colpito favorevolmente, anche se non leggo di frequente autori contemporanei.

La sua opera migliore che ho letto è stata però la raccolta di racconti Maneggiare con cura: davvero un libro che non si tira indietro...:OO
 

Raskolnikov

New member
1, 2 e 3 letteralmente bevuti, letti colla bava alla bocca e rossori dell'iride in circa 5 giornate di dura vacanza malesiana.
Prendete, sì, prendete l'antico testamento e tagliuzzate col macete, poi spellate un cosciotto di horror a basso costo fine anni '70- inizio '80, spruzzate qua e là scaglie di filofantapolitica, mescolate il tutto con latte fresco di fantasia infantile e frullate a più non posso: ecco a voi Drive-In, la saga per cui spero esista un dio da pregare affinchè Tarantino e Rodriguez ne facciano una trasposizione cinematografica in tre volumi.
 

sergio Rufo

New member
invece per me delusione totale.
Dopo Mucho Mojio e qualcuno della serie Hap e leonard , questo autore mi e' scaduto totalemnte
Conosciuto di persona a Milano eì il tipico americano. Simpatico.
Ma adesso esce un Lansale ogni giorno.

Eccolo un altro con la fregola dello scrivere ( su commissione).

Non mi piace piu'.
 

Raskolnikov

New member
invece per me delusione totale.
Dopo Mucho Mojio e qualcuno della serie Hap e leonard , questo autore mi e' scaduto totalemnte
Conosciuto di persona a Milano eì il tipico americano. Simpatico.
Ma adesso esce un Lansale ogni giorno.

Eccolo un altro con la fregola dello scrivere ( su commissione).

Non mi piace piu'.

di lui oltre a DRiveIn ho letto solo mucho mojo che reputo quantomeno trascurabile il che non mi spinge a proseguire la saga di Hap e Leonard, ma questa trilogia mi ha sorpreso proprio per l'assoluto concentrato di libertà narrativa che traspare e nella struttura e nell'estetica e nello stile. Che sia opera commissionata o meno (e non ne ho idea) credo possa considerarsi un fattore trascurabile quando il risultato è soddisfacente; poi, concettualmente, mi trovi d'accordo sul fatto che scrivere a pagamento e con scadenza annuale sia una sorta di degenerazione della scrittura nel suo senso più alto ma, ripeto, se l'opera mi gusta un pò me ne sbatto.
 

valek77

New member
Ho letto i primi due un po' di tempo fa e ne ho un ricordo molto piacevole. La storia mi sembra originale e ben scritta.
Quindi do un 4/5 .


Il terzo invece l'ho letto pochi giorni fa e non mi è piaciuto. Parte bene ma poi termina moooooltoooo male (IMHO) . Si passa dal fanta-horror al surreale-incomprensibile. Se avete presente il dialogo tra Neo e l'architetto in matrix reloaded sapete di cosa sto parlando.
Voto 2/5

ciao ciao

p.s. Considerazione personale: Che bella cosa i libri, non diventano mai "superati" ! Qui sul forum salta sempre fuori un vecchio post che poi si rivela sempre attuale. :D
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
come nell'altra lettura, Lansdale mi ha fatto divertire moltissimo con questa storia senza senso, personaggi e battute ironiche che non annoiano, non vedo l'ora di leggere il 3

4/5 TUNZZZ
 

velmez

Active member
letto il primo, carino. Nonostante cambi genere Lansdale è sempre lo stesso! E' molto scorrevole, all'inizio sembra banale poi ti coinvolge!
 

ayla

+Dreamer+ Member
Idea folle, delirante e spiazzante. Geniale!
Già solo l'idea del Re del Popcorn mi ha estasiata...merita assolutamente!TUNZZZ
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
No signor Ammaniti!

Terminata la lettura del secondo romanzo posso permettermi di scrivere due righine e stavolta devo lanciarmi in una calorosa invettiva! :)
Partirei dalla considerazioni che il signor Niccolò Ammaniti, di professione scrittore, ci regala nella postfazione. Afferma che Lansdale si scaglia contro ogni forma di razzismo e ingiustizia, senza fronzoli, molto diretto; parla di questi due romanzi come "vertice creativo" e "due capolavori"; secondo lui il lettore resta "attonito e avvinto"; l'uomo è mostrato in tutta la sua primodialità, senza alcun controllo.

Dunque se il signor Ammaniti, di professione scrittore di non ben identificato valore, trova avvincente, capolavorifica e divertente una storia nella quale c'è gente che mangia il vomito di un tipo a due teste, in cui il linguaggio scurrile è la pietra angolare su cui è costruita la vicenda, nella cui ultima parte, ogni 10 righe, ci viene ricordato che il pene (chiamato però "uccello") di un tizio morto poco prima, gli è stato infilato in tasca e soprattutto, una storia in cui una ragazzina di 12 anni viene stuprata da 4 uomini, allora qui qualcuno ha dei problemi seri e non credo proprio di essere io, quindi il cerchio si restringe... ;)

Per parlare di temi forti, della malvagità dell'uomo, dell'imprevidibilità degli istinti e delal vita, della grettezza del genere umano, mi domando, era necessario produrre un romanzo di questo tipo?? Oggi per spiegare determinati concetti occorre essere sfacciati ed irriverenti? Gli scrittori di 200 anni fa non avevano bisogno di esibire tali mezzucci. Questo libro non è né divertente né pauroso, è solo estremamente volgare, disgustoso e blasfemo. E' pornografia sbattuta in faccia al lettore, non perchè sia un testo pornografico, ma perchè tutto è troppo mostrato, insistito, reiterato! Qualunque malato di mente avrebbe potuto concepire un plot del genere, con trama libera (sconclusionata), surreale al massimo, costellato di personaggi improbabili e disadorno di qualsivoglia forma di pudore.
Il mio primo impatto con Lansdale è assolutamente negativo; anche Ellis è esplicito e pone un certo tipo di tematiche, ma non eccede (quasi) mai, qui invece siamo davanti ad un'opera salace e di cattivo gusto, qualunque sia il messaggio, sotteso, che voglia trasmettere. Differirò la lettura del terzo sine die :mrgreen:

Ah, si, un pregio lo possiede: dei 5 film proiettati al drive - in, 3 li avevo, ovviamente, già visti*, mentre ho potuto fare la conoscenza col debole "I dismember mama" (forse riproducente la storia della vita di Lansdale? :mrgreen:) e col buon "The toolbox murders" ;)

Me ne torno, schifato, tra i miei classici... :)

* La notte dei morti viventi, La casa e Non aprite quella porta
 
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