Doyle, Roddy - The Commitments

Libro musicale come il film. Uno dei rari casi in cui il film non demerita, anzi direi superiore al romanzo. Ma forse incide la regia dell'immenso Alan Parker e la furbizia di Roddy Doyle che ha scritto un libro come fosse una sceneggiatura.
La voce di Deco, la violenza di Mikah, la pacatezza di Joey The lips Fagan, la bellezza di Imelda, i sogni di Jimmy. La scrittura soul di Doyle e la Dublino investita in pieno dal fenomeno U2 rendono questo piccolo libro un divertente passatempo.

Night train passando per Matera, raggiungendo Bari e toccando il Principato Ultra.:)
 

MonicaSo

Well-known member
È la prima volta che mi capita di pensare: Meglio mille volte il film!
La musica c'è ma crea confusione, anziché piacere... i personaggi sono sclerotici e per niente accattivanti... l'unica frase che ricorderò: «Gli Irlandesi sono i più negri d'Europa, i Dublinesi sono i più negri di Irlanda e noi di periferia siamo i più negri di Dublino, quindi ripetete con me ad alta voce: "Sono un negro e me ne vanto!"»
Alla fine di tutto era meglio rimanere con il bel ricordo del film.
2 stelle su 5
 
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