Kepler, Lars - L' esecutore

Nerst

enjoy member
Si chiama Joona Linna ed è di origini finlandesi, ma da anni ormai Stoccolma è la sua casa. Ma Joona Linna non è mai stato in quell'appartamento elegante e lussuoso, da cui proviene una musica struggente e rarefatta. Un brano di violino suonato da un esecutore impareggiabile. Joona Linna non è mai stato nel salottino dell'appartamento: è l'unica stanza totalmente spoglia, priva di arredamento, senza soprammobili, insolitamente vuota. A parte il corpo. L'uomo è come sospeso a pochi centimetri dal pavimento e sembra ondeggiare nell'aria seguendo il placido suono del violino, mescolato al ronzio indolente delle mosche. Aveva ragione il collega che l'ha chiamato sulla scena del delitto: c'è qualcosa di inspiegabile. Omicidio o suicidio? Da ispettore della squadra omicidi di Stoccolma, Joona Linna sa che le apparenze sono soltanto il velo ingannatore dietro cui si nascondono i crimini. E i crimini nascono da una cosa sola: i desideri.
 

Nerst

enjoy member
Ho trovato questo libro un pò lento, ma del resto anche quello precedente e quindi concludo che sia una prerogativa degli scrittori mantenere la storia su queste righe. L' inizio sembra interessante, ma poi il tutto si sposta sul tema del traffico d' armi, vera mira della trama.
Alcuni momenti sono più intensi di altri, ma no riesco a dare un giudizio del tutto positivo.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Il primo libro della serie che ha per protagonista Joona Linna, “l’ipnotista”, mi era piaciuto moltissimo. Beh, in questo secondo episodio, “l’esecutore” gli scrittori che si nascondono dietro lo pseudonimo di Lars Kepler si sono a dirittura superati: questo thriller, a mio parere, è assolutamente stupendo!
Il direttore generale dell’autorità svedese per il controllo sull’esportazione di armi viene inspiegabilmente ritrovato impiccato nel suo appartamento; una barca viene rinvenuta alla deriva nell’arcipelago di Stoccolma con all’interno il corpo di una donna uccisa. E’ la sorella di Penelope Fernandez, una pacifista che risulta scomparsa insieme al fidanzato; contemporaneamente l’appartamento del ragazzo è distrutto da un incendio e qualcuno si introduce nell’appartamento della giovane con la chiara intenzione di distruggerlo allo stesso modo. Tutti questi crimini sono commessi da un esecutore, un killer freddo ed implacabile che sta cercando qualcosa. Ma cosa? E perché?
Il sostituto commissario Joona Linna, stavolta affiancato dalla giovane “fatina” Saga Bauer, commissario dell’Intelligence svedese, dovrà risolvere questo caso ingaggiando una vera e propria lotta contro il tempo tra lui e l’esecutore prima, e tra lui e il suo mandante poi. Il piano dell’esecutore sembra compiersi inesorabilmente, come una musica per violino suonata da un virtuosista, fatta di picchi, volate, adagi e fughe, che volge precipitosamente al termine. Una volta catturato il tempo è impossibile fermarsi, la musica (o il piano criminale) si porta a termine, anche a costo di dover lottare con desideri, paure ed incubi.
Questo thriller ha un livello di tensione assurdo: pagina dopo pagina Lars Kepler ci tiene costantemente con il fiato sospeso, aiutato anche dallo stile stringatissimo, freddo ed asettico, fatto di frasi brevi che rendono il ritmo forsennato come un pezzo di Paganini. Perché tutti questi riferimenti alla musica? Perché il violino e Paganini in particolare hanno un ruolo fondamentale nel libro… anzi, visto che ci sono, vi consiglierei di ascoltare tutti i brani citati perché saranno un’ottima colonna sonora alla lettura.
Tra intrighi internazionali, trafficanti senza scrupoli, desideri ed incubi reconditi questo avvincente thriller si conclude lasciandoci con la voglia di altre storie, di altre pagine. Arrivata alla fine non avrei voluto staccarmi da Joona Linna, dalla sua efficienza e dalla sua calma rassicurante… e questa sensazione, secondo me, fa di questo thriller un Buonissimo libro. Un piccolo consiglio: leggete prima “l’ipnotista” e poi “l’esecutore”. I due libri sono indipendenti, ma leggendo il primo potrete conoscere già Joona e concentrarvi direttamente sulle vicende del secondo.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Primo libro che leggo di questo autore; lo stile non mi è piaciuto tanto come quello di Jo Nesbo o Carrisi, così l'analisi dei personaggi, un po' superficiale e anche i colpi di scena in realtà non sono tantissimi, però mi è piaciuta parecchio l'analisi dello sfondo socio-politico e la semplicità disarmante (gioco di parole non voluto) e spiazzante con cui viene descritto l'ambiente legato al traffico di armi. Il thriller è comunque alquanto avvincente, vale la pena di leggerlo per la suggestione creata intorno ai "violini" e per la bella storia di Akel (non sono sicura di ricordare bene il nome) e Beverly.
 

qweedy

Well-known member
Ho riletto questo giallo, tanto non ricordavo molto della trama.
Non sapevo che Lars Kepler fosse lo pseudonimo di una coppia di scrittori svedese, che scrivono a quattro mani i romanzi con protagonista Joona Linna, ispettore di origini finniche della polizia criminale di Stoccolma.
Il titolo originale è Paganinikontraktet, e come spesso accade è molto più pertinente alla trama.

Consigliato a chi ama Lars Kepler, i suoi gialli sono abbastanza duri.
 
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