Il primo libro della serie che ha per protagonista Joona Linna, “l’ipnotista”, mi era piaciuto moltissimo. Beh, in questo secondo episodio, “l’esecutore” gli scrittori che si nascondono dietro lo pseudonimo di Lars Kepler si sono a dirittura superati: questo thriller, a mio parere, è assolutamente stupendo!
Il direttore generale dell’autorità svedese per il controllo sull’esportazione di armi viene inspiegabilmente ritrovato impiccato nel suo appartamento; una barca viene rinvenuta alla deriva nell’arcipelago di Stoccolma con all’interno il corpo di una donna uccisa. E’ la sorella di Penelope Fernandez, una pacifista che risulta scomparsa insieme al fidanzato; contemporaneamente l’appartamento del ragazzo è distrutto da un incendio e qualcuno si introduce nell’appartamento della giovane con la chiara intenzione di distruggerlo allo stesso modo. Tutti questi crimini sono commessi da un esecutore, un killer freddo ed implacabile che sta cercando qualcosa. Ma cosa? E perché?
Il sostituto commissario Joona Linna, stavolta affiancato dalla giovane “fatina” Saga Bauer, commissario dell’Intelligence svedese, dovrà risolvere questo caso ingaggiando una vera e propria lotta contro il tempo tra lui e l’esecutore prima, e tra lui e il suo mandante poi. Il piano dell’esecutore sembra compiersi inesorabilmente, come una musica per violino suonata da un virtuosista, fatta di picchi, volate, adagi e fughe, che volge precipitosamente al termine. Una volta catturato il tempo è impossibile fermarsi, la musica (o il piano criminale) si porta a termine, anche a costo di dover lottare con desideri, paure ed incubi.
Questo thriller ha un livello di tensione assurdo: pagina dopo pagina Lars Kepler ci tiene costantemente con il fiato sospeso, aiutato anche dallo stile stringatissimo, freddo ed asettico, fatto di frasi brevi che rendono il ritmo forsennato come un pezzo di Paganini. Perché tutti questi riferimenti alla musica? Perché il violino e Paganini in particolare hanno un ruolo fondamentale nel libro… anzi, visto che ci sono, vi consiglierei di ascoltare tutti i brani citati perché saranno un’ottima colonna sonora alla lettura.
Tra intrighi internazionali, trafficanti senza scrupoli, desideri ed incubi reconditi questo avvincente thriller si conclude lasciandoci con la voglia di altre storie, di altre pagine. Arrivata alla fine non avrei voluto staccarmi da Joona Linna, dalla sua efficienza e dalla sua calma rassicurante… e questa sensazione, secondo me, fa di questo thriller un Buonissimo libro. Un piccolo consiglio: leggete prima “l’ipnotista” e poi “l’esecutore”. I due libri sono indipendenti, ma leggendo il primo potrete conoscere già Joona e concentrarvi direttamente sulle vicende del secondo.