LXI Gruppo di lettura - Giobbe di Joseph Roth

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Minerva6

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Ecco uno dei due libri che per la seconda volta ha ottenuto la maggioranza dei voti durante i sondaggi.

Decidete se e quando partecipare a questo GdL, da solo o in coppia con Troppa felicità della Munro, ma l'importante è che durante la lettura scriviate sempre nel titolo il capitolo che state per commentare per evitare spoiler agli altri utenti :wink:.

Buona lettura :) !
 

IlLettoreComune

New member
ma si inizia in una data precisa tutti insieme o ognuno inizia quando vuole? :?
cmq anche io ci sono però inizierò appena mi arriva il libro che mi è stato spedito oggi...
 

IlLettoreComune

New member
grazie isola74! In effetti dai commenti ho intuito che non esiste una data di inizio... io quindi lo inizierò nel fine settimana (corriere permettendo..)
 

Minerva6

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isola74
IlLettoreComune
handel589
ayuthaya (in lettura)
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elisa
Baldassarre Embriaco
 
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elisa

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anche io ce l'ho ma parto più avanti, quando ho finito la Munro, oppure li leggo insieme, vediamo :??
 

ayuthaya

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Inizio capitolo 3

Promette mooolto bene! Scrittura sublime: io che detesto i contesti troppo drammatici, sono davvero colpita dalla capacità di Roth di descrivere la semplicità e la sofferenza (per il momento appena accennata) di questa famiglia "come tante". Stile lirico ed efficace anche nel soffermarsi su dettagli insignificanti... il buongiorno si vede dal mattino!
 

elisa

Motherator
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Prime pagine

Si entra da subito nel suo stile, classico ed elegante, dove definisce in maniera chiara tutto senza lasciare dubbi su cosa si sta leggendo. E' uno scrittore che aiuta molto il lettore e invoglia ad andare avanti perché non ti affatica mai.
 

isola74

Lonely member
Prime 4 pagine

La prosa è molto rilassante e mi ha dato da pensare fin da subito-

(vado a memoria).... Dio aveva concesso feritilità ai suoi lombi, equanimità al suo cuore, povertà alle sue mani.... beh non male come concessione....

La cosa che più mi ha colpita però è leggere alla terza pagina che il protagonista ha solo trent'anni! Chissà perchè me lo immaginavo un vecchietto sui 60 circa... anche in base alla descrizione fisica:wink:
 

ayuthaya

Moderator
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Inizio cap.VI, pag.60 - possibili spoiler!

Devo dire che sono sorpresa... Da quel poco che ricordo del "vero" Giobbe (dovrei rileggere il libro, lo farò in questi giorni), si trattava di una persona fortemente timorata di Dio, che confida in Lui nonostante le sventure che si abbattono sulla sua famiglia... Il Giobbe di Roth, invece, non riesco ancora a definirlo bene (e questo chiaramente è tutto di guadagnato dal punto di vista letterario!)... la sua fede e quella della famiglia rasenta la superstizione (come nell'episodio di Deborah e la figlia in Chiesa), o per meglio dire - più che fondarsi su una reale fiducia in Dio, nel suo progetto - sfiora la rassegnazione di fronte alla sua incomprensibile e volte apparentemente crudele volontà. Le cose diventano interessanti... in che posizione si colloca Roth (mi affascina sempre cercare di scovare l'uomo dietro il suo libro...)? dove andremo a parare?
Oltretutto lo stesso "carattere" di Giobbe-Mendel (e di sua moglie) mi sembra tutt'altro che remissivo... molto forte la scena in cui sembra "sfogare" le sue frustrazioni colpendo ripetutamente e violentemente i suoi due figli maggiori. Molto forte e ben definita anche la figura di Deborah, che non si sottomette alla volontà del marito (nè a quella di Dio) senza combattere fino alla fine e dire comunque la sua. Sublime la parte in cui Roth descrive l'effetto dell'avanzare degli anni nel rapporto fra i due: un "rinnovato matrimonio, questa volta con la bruttezza, con l'amarezza..." Il tempo che passa li ha sì resi più vicini, ma in modo molesto, quasi ostile, proprio come una "malattia" alla quale si è "uniti giorno e notte".
Un'altra cosa che mi ha colpito è che, per la famiglia Mendel (e a quanto pare per tutti gli ebrei), il servizio di leva è considerata una "sciagura" al pari della malattia del figlio minore ("Io non so di che cosa (Dio) ci punisce, prima con la malattia di Menuchim e ora coi figlioli sani."): la ragione è da cercarsi nella loro fede, o nel contesto socio-politico in cui vivono? Molto interessanti gli spunti.
E il parallelo al libro di Giobbe originale (ovvero quello delle Sacre Scritture) sarà, per me, un arricchimento in più...
 

isola74

Lonely member
Primi due paragrafi-pag. 28

Come scorre la prosa di questo libro... semplice eppure assai azzeccata:
E quest'unica parola del bambino disgraziato era sublime come una rivelazione, potente come un tuono, calda come l'amore,clemente come il cielo vasta come la terra, fertile come un campo, dolce come un frutto dolce...

Il povero Menuchin mi fa una pena poverino... e sua mamma tanta tenerezza
 

IlLettoreComune

New member
stamattina mi è arrivato il libro! :) evvai! però mi sa che lo inizio settimana prossima perchè ne ho in ballo altri due adesso e altrimenti sconfondo le storie hihih
 

Minerva6

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