Corto riflessivo

Reid

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Forse starò esagerando, ma questo cortometraggio mi ha dato da pensare; la prima volta che lo visto stasera, mi ha messo un po di angoscia.

Condivido con voi, sperando di creare un po di pensiero riflessivo

 

Dallolio

New member
Come lo interpreti tu? Io penso che ci siano i seguenti elementi:
1) In quel mondo manca totalmente la tecnologia.
2) In quel mondo l'uomo è usato come mezzo e non fine. diventa, concretamente un oggetto per gli altri.
3) Anche chi utilizza non è superiore agli altri perchè il suo lavoro è addirittura lo zerbino.

Interpretazione?
 

Reid

Member
Hai ragione, l'hai visto come bicchiere mezzo pieno.
Io purtroppo su tutto, ho una visione pessimistica; io lo interpreto pensando che l'uomo, insieme a tutto quello che facciamo, non è altro un meccanismo inutile e sostituibile, sempre da un altro uomo, della filiera esistenziale.
Tutti importanti e tutti allo stesso tempo inutili e sostituibili, affrontiamo la nostra esistenza solo per far andare avanti questo meccanismo invisibile chiamato "vita".
In quel video, non c'è nessun outsider, nessuno fuori dagli schemi, nessuno che mette in discussione un solo ingranaggio, sono tutti omologati per fare il loro lavoro; inoltre puntualizzo che non ho visto un sorriso.
 

Apart

New member
Belli i corti, alcuni li trovo difficili da comprendere, è interessante discuterne insieme, è un modo per dare spazio a nuove e differenti interpretazioni.
Per me in questo corto c'è il tentativo di rappresentare l'uomo, quello di oggi probabilmente: c'è un uomo che per poter vivere, muoversi, lavorare, rientrare in quello schema di vita che la società impone, sfrutta gli altri, ma allo stesso tempo egli stesso è sfruttato, e si ritrova, nel peggiore dei casi, a diventare come uno zerbino. In questo caso il personaggio principale accetta la realtà in maniera arrendevole, e fa lo stesso quando sfrutta gli altri o viene sfruttato.
 
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