Fante, John - Dago Red

Questa è la raccolta di racconti più bella che abbia mai letto (anche se sinceramente non ne ho lette parecchie, ma in ogni caso è la più bella!!! :mrgreen: ). IL filo conduttore dei racconti di questa raccolta è la storia di questa famiglia di italoamericani narrata in prima persona dal figlio maggiore... copio incollo qualche informazione in più:


Dago Red, cioè il vino rosso degli immigrati d'origine italiana, perchè Dago era uno dei molti modi in cui, con un certo disprezzo, si potevano chiamare gli italiani d'America.
Dago Red è la raccolta dei primi racconti di John Fante, per cui questo splendido libro è una specie di incunabolo, il preannuncio di tutta una carriera letteraria, il primo seme di una lussureggiante fioritura romanzesca. Il padre burbero muratore spesso senza lavoro, la madre apprensiva, la sorella bigotta, i riti cattolici, le continue frizioni interrazziali, l'adorato baseball, le donne sognate, amate e perdute, e la morte: come l'esposizione al rallentatore di tutti i temi che saranno sviluppati poi nei romanzi migliori...



Volevo aggiungere che è bello leggere uno scrittore del calibro di Fante, che ti coinvolge, stupisce e appassiona parlando semplicemente di vita. La storia di una vita. Le quotidianità, le speranze, la bellezza e la tristezza di una vita.

lo consiglio a tutti!!!
 

risus

New member
Non avete mai letto John Fante? Volete conoscerlo? Vi va di entrare nel suo mondo e fare un giretto?... allora dovete tuffarvi in questi racconti, dovete sfogliare Dago Red!!! Perchè Dago Red è un bel riassunto di John Fante, di John e di Fante...

John è nato in Colorado in una famiglia di Italo-Americani che proprio agiata non è.
Papà è muratore e, con la neve che cade copiosa, difficilmente trova lavoro d'inverno; allora si dedica ad altro per passare il tempo: al gioco, a quel vino rosso rubino fatto dai dago (bevendolo, non producendolo :mrgreen:), ma soprattutto alle donne.
Mamma è una moglie-casalinga devota, devota al marito, alla famiglia, a Dio e alla Madonna.
John è un ragazzo cresciuto a pane e catechismo, con un modo tutto suo di vivere da cattolico e al quale stanno strette parecchie cose: il Colorado, suo padre rassegnato e senza prospettive, sua madre rassegnata e ingenua, le suore, i wop come lui...
Ed è qui che subentra Fante, il giovane di belle speranze che cerca fortuna e amori a Los Angeles, l'uomo emancipato, quello che è partito per la California con un sogno da realizzare ed è tornato come uno scrittore di racconti di successo...
Uno scrittore che però ha ancora bisogno di raccomandarsi alla Vergine Maria perchè gli arrivi un assegno a fine mese, uno scrittore che ha bisogno di rievocare la sua famiglia per trarre ispirazione per le sue storie, uno scrittore che deve di tanto in tanto tornare in Colorado, non per pavoneggiarsi del successo letterario raggiunto ma per rinfrancarsi l'animo e riacquistare, ritornando per un poco un guappo italo-americano, quella linfa vitale indispensabile per il ritorno a Los Angeles.

Qualcuno obietterà che leggendo questi racconti non conosciamo altri che Jimmy Toscana... al massimo, chi ha già una prima infarinatura fantiana, potrà riconoscere i vaghi tratti di Arturo Bandini disseminati nelle storie o, ancora meno forti, quelli di Henry Molise... altro che John Fante...
Chi invece conosce un po' di più questo scrittore non avrà dubbi: leggere Dago Red significherà accompagnare Fante nel viaggio della sua vita, quella odissea di un wop...
:wink::wink::wink:
 
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