Munro, Alice - Troppa felicità

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Dieci sono i racconti di questa raccolta del meritato Premio Nobel canadese, Alice Munro. Ogni racconto crea sin dall'inizio un'aspettativa che nello svolgersi della storia riesce a mantenere l'interesse fino all'inaspettata svolta o chiave che dà il senso al tutto, mai banale, mai scontata, spesso sottilmente perfida ma molto reale e sincera. Sono storie che si collocano in una quotidianità che noi viviamo come banale ma che invece racchiude insidie o vicende uniche e non consuete. Il racconto che poi dà il titolo alla raccolta narra di un personaggio realmente esistito, la matematica russa Sofia Kovalevskaja, talmente affascinante ed inedita da aver voglia di approfondire la sua biografia. come vien voglia dopo aver chiuso il libro di leggere altri suoi racconti ed altri ancora.
 

gamine2612

Together for ever
L'ultimo racconto, quello che da il titolo al libro, è quello ho trovato più affascinante.
Il filo conduttore dei racconti comunque è la "morte tragica".
Da parte mia non è bastato un libro solo per ben apprezzare questa scrittrice.
 

velvet

Well-known member
Un libro di racconti molto originali che guardano dietro all'apparenza delle cose scovando i veri pensieri, sentimenti, sensazioni ma anche fatti accaduti nascosti tra le pieghe della quotidianità. Le storie sono intriganti, ti coinvolgono immediatamente e ti legano alla lettura.
La Munro è molto immediata e diretta ma fa ugualmente riflettere lasciando al lettore la possibilità di farsi una sua personale idea della situazione. Sicuramente leggerò altro di questa autrice.
 

Spilla

Well-known member
Ho letto il libro in modo distratto, l'ho trovato fruibile ma non ne sono stata completamente coinvolta. Sono colpita dalla fluidità del racconto, dalla facilità dell'autrice di costruire intrecci di rapporti, di mettere a nudo i lati peggiori dell'essere umano senza voler essere morbosa, dell'interesse preponderante per le persone nelle loro relazioni reciproche.
Divertente il giochino per cui l'autrice lega i racconti l'uno all'altro attraverso la ripetizione di un dettaglio (sono già state notate le uova preparate per i picnic; si ritrova anche la cantina in cui sono conservati contenitori di vernici usate o anche il viaggio della protagonista su tre diversi pullman, che era presente già in un episodio de La vista da Castle Rock). Penso che la Munro si diverta a "lasciare tracce" che legano i racconti.
Insomma, l'ho trovata una lettura gradevole, ma La vista da Castle Rock mi aveva affascinato, questa raccolta no :boh:
 

francesca

Well-known member
Troppa felicità è un libro di racconti, genere in cui, da quello che ho potuto capire leggendo qua e là, l’autrice, Alice Munro, eccelle.
Ed è vero, i racconti sono scritti benissimo: stile perfetto, giusta tensione, ognuno sembra un romanzo per la completezza.
La capacità della Munro di delineare perfettamente i personaggi e le storie nello contenuto spazio di poche pagine, è magistrale.
Il filo conduttore è proprio questa perfezione di stile e narrazione.
Ma…
Ma il tutto mi è apparso estremamente freddo, poco emozionante, nessuna delle storie mi è scesa veramente in fondo all’anima. Mi sono ritrovata a pensare: “guarda come è scritto bene, guarda che uso sapiente dei dettagli al punto giusto per dare profondità…”
Cioè mi sono trovata più ad apprezzare il contenitore che il contenuto: le storie mi sono sembrate tutte poco interessanti, un po’ fredde, non coinvolgenti.
Per me la sufficienza c’è, ma manca qualcosa: l’anima.
Voto 3/5
 
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