fabiog
New member
Michele Balistreri torna in questo secondo romanzo in cui si viene a scoprire moto sul suo passato giovanile in Libia negli anni 60.
Nella prima parte seguiamo Mike, irrequieto e ribelle sopattutto verso l'autorità paterna, nelle sue giovanii scorribande con amici per poi passare ad un livello superiore in cui forma una verae propria banda dedita al contrabbando, il tutto sullo sfondo del golpe militare di Gheddafi che provocherà la cacciata degli italiani, ma anche la fortuna del padre di Mike.
Questi anni sono soprattutto segnati da due morti violente che sconvolgeranno profondamente la vita di Mike, morti il cui mistero inizierà ad essere risolto solo vent'anni più tardi quando il comissario Balistreri si troverà a risolvere il mistero della morte di una giovane turista, indagine che lo porterà a fare i conti con il suo passato.
Il secondo romanzo di Costantini all'inizio non mi stava convincendo molto, l'ho trovato troppo lungo e a tratti noioso nella descrizione dell'adolescenza di Michele poi, lentamente, la storia cattura; si capisce che Costantini vuole spiegare molto del carattere di Balistreri, del suo passato e dei fantasmi che lo tormentano e questo flashback è necessario.
La trama poliziesca che si sviluppa nell seconda parte è meno ricca di colpi di scena rispetto a quella del romanzo precedente, ma l'atmosfera è molto noir, malinconica, cattura sempre l'attenzione e i personaggi sono psicologicamente ben disegnati.
Aspetto il terzo romanzo che dovrebbe chiudere la trilogia
Nella prima parte seguiamo Mike, irrequieto e ribelle sopattutto verso l'autorità paterna, nelle sue giovanii scorribande con amici per poi passare ad un livello superiore in cui forma una verae propria banda dedita al contrabbando, il tutto sullo sfondo del golpe militare di Gheddafi che provocherà la cacciata degli italiani, ma anche la fortuna del padre di Mike.
Questi anni sono soprattutto segnati da due morti violente che sconvolgeranno profondamente la vita di Mike, morti il cui mistero inizierà ad essere risolto solo vent'anni più tardi quando il comissario Balistreri si troverà a risolvere il mistero della morte di una giovane turista, indagine che lo porterà a fare i conti con il suo passato.
Il secondo romanzo di Costantini all'inizio non mi stava convincendo molto, l'ho trovato troppo lungo e a tratti noioso nella descrizione dell'adolescenza di Michele poi, lentamente, la storia cattura; si capisce che Costantini vuole spiegare molto del carattere di Balistreri, del suo passato e dei fantasmi che lo tormentano e questo flashback è necessario.
La trama poliziesca che si sviluppa nell seconda parte è meno ricca di colpi di scena rispetto a quella del romanzo precedente, ma l'atmosfera è molto noir, malinconica, cattura sempre l'attenzione e i personaggi sono psicologicamente ben disegnati.
Aspetto il terzo romanzo che dovrebbe chiudere la trilogia