Quale libro vi ha colpiti maggiormente?

Evelyngatt

New member
Sto cercando di ampliare i miei orizzonti per quanto riguarda la lettura e vorrei conoscere i vostri gusti.
Quale libro vi ha colpiti maggiormente? Perché? E qual è il vostro genere?
 

Woland_

New member
"Il processo" di Kafka mi ha colpito molto, come pure "La Nausea" di Sartre. Il primo perché è claustrofobico, quasi onirico; il secondo, beh, è la summa del pensiero esistenzialista, e insieme un grande romanzo. Come profondità narrativa direi i classici russi, su tutti ovviamente "Guerra e Pace" di Tolstoj e "I fratelli Karamazov" di Dostoevskij: atmosfera russa inconfondibile e profondità sconvolgente, peccato solo che il primo si avventurasse in personalissime digressioni di filosofia storica a volte ben poco condivisibili.
 

Cocci

New member
Ciao! Allora il mio genere preferito è il romanzo in generale, non sono appassionata di saggi e di letture molto tecniche ma forse perchè non ho ancora trovato un saggio che mi abbia veramente colpito. (se avete consigli siete i benvenuti :wink:) Un libro che mi ha profondamente segnato è stato Cent'anni di solitudine, l'ho odiato visceralmente durante tutta la lettura e le ultime due pagine hanno scatenato una specie di epiphany che mi ha folgorato e ho capito perfettamente il perchè del Nobel a Marquez.
 

Jessamine

Well-known member
Non credo di avere un solo titolo che mi abbia colpito in generale, quindi dico quello che tra le ultime letture mi è rimasto maggiormente dentro: La campana di vetro, della Plath. Meraviglioso, davvero una rivelazione.
L'ho trovato scritto magnificamente, nonostante non avessi mai letto la Plath in prosa, e di una profondità emotiva straziante. Forse mi ha colpito così tanto anche perché ha finito col toccare nervi più che scoperti, però credo che la consapevolezza che si trattasse di un romanzo largamente autobiografico abbia contribuito non poco alla sua forza.
 

Woland_

New member
Cien años de soledad

Ciao! Allora il mio genere preferito è il romanzo in generale, non sono appassionata di saggi e di letture molto tecniche ma forse perchè non ho ancora trovato un saggio che mi abbia veramente colpito. (se avete consigli siete i benvenuti :wink:) Un libro che mi ha profondamente segnato è stato Cent'anni di solitudine, l'ho odiato visceralmente durante tutta la lettura e le ultime due pagine hanno scatenato una specie di epiphany che mi ha folgorato e ho capito perfettamente il perchè del Nobel a Marquez.

Se capisci lo spagnolo, leggilo in lingua originale. Tutt'altro pianeta.
 

Cocci

New member
Se capisci lo spagnolo, leggilo in lingua originale. Tutt'altro pianeta.

Caspita! Lo diceva anche la mia prof di spagnolo! Cos'è una cospirazione?:mrgreen: Comunque concordo, leggere in lingua originale è sempre un'emozione diversa dalla traduzione, peccato che fossi ancora ad un livello base di spagnolo, a suo tempo quando lessi i famosi Cent'anni di solitudine.:W
 

Evelyngatt

New member
So che magari non è la sezione adatta e perciò perdonate la domanda, ma vorrei sapere se in questo forum è possibile procedere ad uno scambio o acquisto di libri tramite pagamento postepay.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Vedo già citati due tra i libri che mi hanno colpito di più
Cent'anni di solitudine di Garcìa Marquez per la sua unicità, una saga familiare dove prevalgono fantasia e surreale ma allo stesso tempo i sentimenti forti e reali
Trilogia della città di K di Agota Kristof è un pugno nello stomaco, ma lo consiglio a tutti anche se fa star male
Il dio delle piccole cose di Arundhati Roy è un altro libro a cui sono particolarmente legata
 

Grantenca

Well-known member
Il libro che più mi ha colpito non è un libro di letteratura (eppure ce ne sono molti che sono sempre presenti nella mia memoria), ma un libro di cronaca-storia. "In quelle tenebre" di Gitta Sereny. Mi ha aperto gli occhi su aspetti della normalità del carattere dell'uomo che non avevo ben focalizzato.
 

Sopraesistito

Black Cat Member
Che dire, anche io vado più sui romanzi che su letteratura impegnata, in aggiunta a questo molti classici hanno finito per deludermi, quindi mi sa che sono decisamente contro corrente nelle mie preferenze.
Forse il libro che mi ha colpito di più a livello emotivo è stato "Baol" di Stefano Benni. Un libricino breve di satira contro una estrema destra generica, molto divertente. Ma le vicende del protagonista le ho trovate molto vicine alle mie. Ad altri ne consiglierei la lettura per quello che si trova tra le righe, per l'originalità con cui è scritto e perchè è un libro essenziale per conoscermi meglio e, siamo sinceri, chi non lo vorrebbe? :cool:

A livello meno personale credo che chiunque ami l'horror dovrebbe leggere qualcosa di Howard Philip Lovecraft, l'originalità delle sue idee (per l'epoca in particolare, ma anche ora) apre veramente un mondo. Non mi sorprende che alcune persone, leggendo i suoi racconti, avessero pensato che traesse ispirazione da veri testi occulti da lui ritrovati, quando in realtà era tutto frutto della sua immaginazione.

Andando su qualcosa di più impegnato c'è "Il Buio Oltre la Siepe", titolo originale "To Kill a Mockingbird", di Harper Lee. Penso che molti lo conoscano già di fama, parla in breve di un afroamericano che viene accusato dello stupro di una giovane ragazza bianca nel profondo sud degli Stati Uniti e viene difeso da un avvocato dagli ideali ferrei, tale Atticus Finch. La vicenda è narrata dal punto di vista della figlia, ai tempi ancora una bambina.
E' un libro magnifico, anche se il tema trattato ci è meno vicino di quanto lo sia ad un lettore americano lo consiglierei a chiunque.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Lettera a un bambino mai nato della Oriana: un libro che tutti gli uomini dovrebbero leggere.
1984 di George: il suo genio fa venire i brividi.
Se questo è un uomo di Primo Levi: per non dimenticare mai quello che l'uomo è stato capace di fare.
 

darida

Well-known member
mmh... provo a dividere per periodi di vita

prima dei trent'anni, Lettera a un bambino mai nato - Fallaci: mi ha stesa emotivamente

dopo i quaranta, L'uomo che ride - Hugo: mi ha coinvolta, straziata ammaliata a partire dall'incipit: "Ursus e Homo erano legati da una stretta amicizia. Ursus era un uomo, Homo era un lupo. Le loro indoli si erano trovate d' accordo."
Il Ventre di Parigi - Zola: perchè è una lettura multisensoriale...bellissimo :)

dopo i...l'anno scorso :mrgreen:
La Trilogia della città di K - Kristof: perchè è...sorprendente dalla prima all'ultima pagina... e oltre, se ci pensi :wink:
Morte a credito - Celine: perchè non avevo mai letto niente di lontanamente simile, un'esperienza

e vabbe', fatemi citare anche La Montagna incantata di Mann -scalata straordinaria- e Delitto e Castigo di Dosto, perchè finalmente ce l'ho fatta a concludere :wink:

...e tanto altro ancora :)
 

darida

Well-known member
sorry! posso aggiungere in corsa? massì dai! :D

Cent'anni di solitudine - Marquez, perchè è magia... è Macondo, come ho potuto scordarlo?...-ma sono in compagnia :wink:-
e La Metamorfosi - Kafka, perchè mi aiutò a superare un periodo strano...un po' surreale :roll:
 

MadLuke

New member
Quando lessi "Veronika decide di morire" di Paulo Coelho mi ricordo mi cambiò la vita, avevo 23 anni circa ed ero un po' depresso. Mi ricordo che appena finito telefonai alla mia fidanzata dell'epoca e le gridai "La vita è bella!".
...Dire che tutti gli altri libri di Coelho dopo li trovai al più "carini", ora non lo leggo neanche più.

Anche "Umiliati e offesi" di Dostoevskij mi colpì molto: la frase finale della protagonista "ti rendi conto? avremmo potuto essere felici per sempre io e te" mi è rimasto sempre impresso nella memoria come monito a non fare il deficiente quando incontravo una ragazza che meritava.

E poi "L'arte della felicità" del Dalai Lama e Howard Cutler segnò l'inizio della mia personale "resurrezione".

Infine "Il corpo" e "Le cose dell'amore" di Galimberti mi hanno aiutato a prendere consapevolezza del ruolo della spiritualità in ogni gesto che compio, in particolare nel sesso, in un modo che fino a quel momento non mi era così particolarmente chiaro.

Ciao, MadLuke.
 
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