Celentano, Adriano - Yuppi du

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Felice Della Pietà vive a Venezia in condizioni di povertà insieme alla figlia e alla compagna che l'ha aiutato ad allevarla perché la moglie è scomparsa anni prima lasciando tutte le tracce per sospettare un suicidio. Ma il corpo non si è mai trovato e si scoprirà pure il perché.

Un film di difficilissima collocazione che oscilla continuamente tra il trash e il pop, tra il surreale e il musical, tra il cinema impegnato e quello leggero, tra la battuta colta a quella becera. Celentano compie un'opera originale, complessa e moderna, sia per tecnica che per contenuti, che proprio per una certa osticità e nello stesso tempo un impianto autoriale molto forte lascia dubbi e affascina nello stesso tempo. Opera visionaria o delirio di onnipotenza? Secondo me tutte e due, Celentano batte sempre sullo stesso chiodo del pauperismo, dell'ecologia, del potere dei soldi e della autenticità degli affetti, concetti che in questo film riesce ad esprimere al meglio, interessando sia i critici che il grande pubblico. Lo stile poi è quello suo, caotico, moralista, ironico e onirico. Nonostante questo, film quasi dimenticato.
 
G

giovaneholden

Guest
Pur non essendo assolutamente tra i fan del "molleggiato",devo dire che ho un buon ricordo di questo film dove i suoi deliri sono ben contenuti in una solida e originale struttura narrativa,contrariamente al successivo Joan Lui che è puro trash.
 
Alto